CRONOLOGIA STORICA. dichiarati discepoli. I Melecii si riunirono per la maggior parte alla Chiesa. Da una lettera dell’imperatore Costantino riferitaci da Eusebio sappiamo che questo Concilio decise la questione intorno il giorno della celebrazione di Pasqua, fissando questa solennità alla domenica che segue il i4° della luna dell’equinozio di primavera. Ma questo regolamento che più non abbiamo, non era probabilmente espresso in termini chiari abbastanza da levare ogni ambiguità, giacché vediamo che nel secolo VII le Chiese d'Irlanda continuavano ancora nella pratica di celebrare la Pasqua il i^.° della luna, quando questo dì cadeva in Domenica. E noto quanto san Colombano, di cui la Chiesa venera la santità sia stato addetto a questa pratica, anche durante il suo soggiorno in Francia ed in Italia. In questo Concilio si stesero venti canoni intorno la disciplina, che sono ricevuti dalla Chiesa universale. Gli Arabi ne aggiungono altri sessanta, che sono ammessi come legittimi da tutte le sette d’oriente e a provare la cui au~ tenticità si è vanamente affaticato Abramo Echellense. Fu proposto di vietare a quelli eh’ erano negli ordini sacri di abitare colle donne eli’essi si aveano avute quand’erano laici, ma dietro le rappresentanze fatte dal vescovo Pafnuzio,la proposizione fu rigettata. Pafnuzio parlava senza intesesse personale, essendo sempre vissuto nel celibato. Un’ altra osservazione importante a farsi si è che in questo Concilio i sacerdoti o diaconi, procuratori dei prelati assenti, presero frà i vescovi lo stesso posto che a-vrebbero occupato i loro mandanti se fossero stati presenti . Ciò risulta dalle sottoscrizioni. La stessa cosa osservasi dappoi nei Concilii tenutisi in Oriente, all’ opposto di ciò che si praticava nell’Occidente (Salmon Trattato del- lo Studio dei Concilii p. 5o6. ) La Chiesa greca commemora i padri di Nicea nel 29. maggio. In un manoscritto del Vaticano citato da Riccioli. ( Chronol. Rcform. IX , 4- ) il simbolo di Nicea porta la data del igdaesius dell’anno 636 dell’era di Alessandro (ossia dei Greci), indizione i3, sotto il consolato' di Paolino e di Giuliano, ciò clic concorre col 19 giugno dell’ anno di G. C. 325.