9o CRONOLOGIA STORICA gior indegnazione. A questo disastro si unì la discordia che destossi tra il re Agrippa e 1’ ordine sacerdotale. Questo principe avea costruito nel palazzo di Erode ove abitava stando a Gerusalemftre, un edifizio di tale altezza, che dalla sua stanza l’occhio penetrava nel cortile interno del Tempio. I sacerdoti si olFesero di questa intrapresa come d’ un attentato sacrilego, non permettendo la legge se non a loro soltanto di osservare quanto accadeva entro il Tempio, soprattutto duranti le cerimonie dei sagriiìzii. Per attraversare il monarca essi innalzarono di prospetto al palazzo una muraglia che impediva la vista del Tempio non solamente a quel fabbricato, ma anche alla galleria, in cui i Romani facevano la sentinella nelle grandi solennità. Per atterrare la qual muraglia si unirono Agrippa e Festo, ma gli Ebrei gli arrestarono mercè una deputazione . fatta all’ imperatore, avendo a capo il gran sacerdote Ismaele. Nerone sedotto dalla sua amante Poppea, giudicò a favore degli Ebrei, e ordinò che abbia a sussistere la muraglia. Agrippa si vendicò d’Ismaele col deporlo dalla sua carica. Gioselfo (de Bell. Jud. I. Fili, c. 9.) dice che a questo pontefice si troncò poscia la testa in Cirene, senz’accennare ’però per qual ordine o pretesto ciò siasi eseguito. 61 Dell’ Era Volgare. Paolo e i suoi compagni partono dall’ isola di Malta dopo avervi soggiornato tre mesi nel corso dei quali 1’ apostolo guarì molti morbi. Rimbarcatisi approdarono a Siracusa, ove si soffermarono tre giorni. Passarono poscia a Reggio e giunsero in due giorni a Pozzuolo, ove san Paolo rimase par sette giorni , recandosi poscia a Roma per la via del mercato di Appio e per quella delle Tre Logge ( Trcs Tabernas) (1). Il centurione Jules, consegnati tutti i prigionieri al prefetto del pretorio Afraniò Barro, fu accordato a Paolo di restare nel suo privato sotto custodia di Un soldato che mai lo lasciasse : lo si teneva a lui incatenato col corpo e la mano destra, di guisa che non potessero camminare che insieme. Oggidì Cesarillo, piccolo luogo nella campagna di Roma sulla via Appki 43 a ‘44 m*glia da Roma , ove veggonsi ancora gli avanzi di una città distrutta ; .sul qual proposito sarà opportuno di consultare il Vetus Latium del cardinale Marcellino Corradino. ) T* IL /• IL p. 2* )