44 CRONOLOGIA STORICA gli ispira un vero pentimento del suo delitto. Pietro esc« t va a piangere nel suo ritiro. Appena cominciava ad apparire il giorno, che i Principi dei Sacerdoti, cioè adire i capi di ogni classe sacerdotale, i senatori e tutto il consiglio degli Ebrei raccoltisi nella sala del Tempio ove te-nevasi il Sanhedrin , pronunciano formalmente contro Cristo sentenza di morte. Giuda intesa la condanna del suo maestro, comincia a sentir tutto l’orrore del suo tradimento. Ne restituisce il prezzo a quell’assemblea, confessando ch’egli ha consegnato un sangue innocente. Non gli viene risposto che con insultante motteggio, ed egli allora getta pel Tempio il denaro e corre per disperazione ad impendersi. Attesta San Pietro, che in questo supplizio se gli vuotò il ventre, e i suoi intestini si sparsero per la terra. Per rendere esecutorio il loro giudizio, rimaneva agli Ebrei di farlo confermare dal governatore romano ; poiché dall’ epoca in cui quel paese era stato ridotto in provincia romana, essi non aveano più diritto di vita nè di morte, e $e talvolta ne usarono, lo fu in occasioni tumultuarie, ove il furore faceva ad essi trascendere i limiti del proprio potere. Gli Ebrei traggono perciò Gesù al palazzo di Pilato e lo accusano alla presenza di questo magistrato sopra tre articoli, di bestemmia contro la legge, di sedizione e di aspirare al regio potere. Pilato interrogatolo particolarmente, ammira la saggezza delle sue risposte. Egli esce per parlare in suo favore agli Ebrei, che tenevansi dinnanzi la porta per non bruttarsi entrando nella casa di un idolatra , e rendersi con ciò interdetto il mangiare 1’ a-gnello pasquale (i). Gli Ebrei persistono a sostenere che quest’uomo è degno di morte. Pilato intimorito dalle loro grida, interroga di nuovo Gesù il quale non dà alcuna risposta. Un tale silenzio lo sorprende. Egli si rivolge nuovamente agli Ebrei per dichiarar loro una seconda volta, eh’ egli non ¡scopre in quest’ uomo vCrun delitto; ma li trova più ancora della prima volta accaniti alla sua (1) Non era scritto però in nessun luogo delia legge mosaica clie si si bruttasse per entrare presso un paganoj ma era essa una delle tradizioni accreditale dai Farisei *