DEL NUOVO TESTAMENTO 83 tarli alla perseveranza, e ripeter i precetti da lui dati loro a viva vocfc. Ma indi a poco intese, esser essi involti da falsi dottori che annunciavano per prossimissima la fine del mondo. Ciò diede motivo, ad una seconda lettera loro indiritta per confortarli, accennando ad essi ì segnali che devono precedere questa fine, e l’ ultima venuta di Gesù Cristo. Vedesi da questa che se n’ e-ra spacciata una sotto il suo nome onde appoggiare l’errore che viene da lui combattuto.' Gli ebrei di Corinto vedevano intanto con estrema gelosia a moltiplicarsi di giorno in giorno il numero dei fedeli mercè della predicazione • di Paolo sostenuta dai miracoli ch’egli operava a conferma di sua dottrina. In un tumulto da essi eccitato avventatisi contro di lui , lo trascinarono quale sedizioso al tribunale del proconsole Gallione fratei primogenito del filosofo Seneca. Ma cotesto magistrata vedendo che non .trattavasi tra loro che di quistioni concernenti la loro legge, li congeda-, dicendo eh’ egli non voleva esser giudice in argomenti di questa natura. 54 Dell'Era Volgare. A quel tempo la Giudea era desolata da impostori e fuorusciti che impunemente la met-teano a soqquadro. Il prefetto Claudio Felice stimolato dal gran sacerdote Gionata, riuscì tuttavia a sorprendere il loro capo Eleazaro figlio di Dineo, cui inviò sotto buona scorta a Roma. Ma stanco delle rimostranze incessanti che gli facea Gionata sui disordini daessolui tollerati, uccider lo fece da Dora, in cui sommamente fidava quel pontefice. Questo omicidio impunito rese arditi gli assassini a molt'altri commetterne. Anània di cui Gionata era il collega, ebbe a successore Ismaele, sotto il pontificato del quale si sollevò grande contesa fra la classe dei pontefici e quella dei sacerdoti : trattavasi della quota che apparterrebbe ad essi sulle decime. Grande era il numero dei sacerdoti poiché cam-biavasi'quasi ad ogni anno il gran sacerdote, e quelli che aveano coperta questa carica benché deposti, intendevano di conservarne gli emolumenti. Giunse la impudenza loro a tale che mandavano genti armate sull’ aie, ove racco-