DEI CONCILJ i73 4c/> e non 4i)4* come prova Pagi, Romanuin , sotto Gelasio. Si fece un catalogo dei libri canonici. Quello delle Scritture è simile al nostro, se non-che avvi un solo libro de’Maccabei, giusta la più parte degli esemplari. Esso nomina i quattro Concilii generali e gli altri autorizzati dalla Chiesa. Fa mcnzion'e poscia dei padri, cominciando da san Cipriano sino alla lettera di san Leone a Flaviano. Tra gli apocrifi vengono da lui posti gli scritti di Fausto di Riez, come si è superiormente notato. 499. * Persicum, di Persia, tenuto da Oseo metropolitano nestorio di Nisibe, in cui si confermano i decreti portati sotto Barsuma a favore del matrimonio dei preti e de1 monaci ( Assemani Bibl. Oricnt. T. III. ). 499. Romanum 1, il primo marzo sotto papa Simmaco. Settantadue vescovi, col papa alla loro testa, emettono parecchi decreti, per toglier gli abusi che si commettevano nella elezione del papa. Fu dichiarato nullo un decreto di papa Simplicio, che prescriveva non si procedesse all’ elezione di un nuovo papa se non alla presenza del prefetto del pretorio, 0 di simil altro deputato dal sovrano di Roma. Baronio pretende che questo decreto sia supposto, ma i vescovi del Concilio noi dicono altrimenti. Ciò-eh’è costante si è che all’elezione di Felice III, avea assistito il prefetto Basilio in nome del re Odoacre (Muratori Ann. T. III.). 500. al più tardi. Lugdunense , o piuttosto conferenza dei Cattolici cogli Ariani il 2 settembre, festività di san Giusto vescovo di Lione, e tenutasi il giorno seguente alla presenza del re Gondebaud, Ariano egli stesso. Gli Ariani furono convinti di errore da sant’Avito di Vienna, e molti si convertirono; ma il re benché amasse i Cattolici , rimase nella sua ostinazione. Quia pater eum non traxerat, non potuit venire ad filium ut veritas irnplere-tur : Non est volentis neque festinantis sed miserentis Dei, com’ è detto nella conferenza stessa che dal Pagi è rapportata all’anno 5oo.