DEI CONCILI 487 de in alcune provincie; che quello radunato a Basilea e indi a Losanna, sotto il nome di Concilio generale , avea ordinato e pubblicato doversi ubbidire a Nicola come all’unico e incontrastabile pontefice, e che con esso erasi finalmente disciolta la detta adunanza di Basilea: » Desiderando perciò, continua il papa, per quanto » Dio ce ne accorda il potere, di procurare la pace a » tutti i fedeli, noi approviamo, ratifichiamo e confer-» miamo per il bene dell’ unione di Chiesa, con nostra » piena facoltà apostolica, e col consiglio e l’assenso dei » cardinali nostri fratelli, le elezioni, confermazioni, pro-« visioni di qualunque siasi Chiesa e benefizio .... fatte » alle persone ed ai luoghi che ubbidivano a Felice, ed » a quelli eh’ erano raccolti a Basilea, e a Losanna non » che quanto fecero gli Ordinari di loro autorità ecc. ». Con una seconda bolla papa Nicolò ristabilì interamente tutte le persone di qualunque siasi dignità, condizione e stato, eh’erano state private de’loro benefìzii e giurisdizioni da papa Eugenio, per aver seguito Felice e il Concilio di Basilea. Finalmente con una terza egli dichiara nullo quanto era stato fatto, detto 0 scritto contra lo stesso Felice, i padri di Basilea e loro aderenti, volendo che tutto sia cancellato dai registri d’ Eugenio, e che non se ne faccia mai più menzione alcuna. Così finì interamente Io scisma e venne Nicolò V, da tutti riconosciuto a solo papa legittimo. i45o. Constanlinopolilanum* dai tre patriarchi di A-lessandria, di Antiochia e di Gerusalemme, contra quello di Costantinopoli e contra la riunione fatta a Firenze. Intorno la supposizione di questo Concilio i cui atti scon-transi in tutte le edizioni, vedi AllatiusJe col. 1381, e le Quien Or. eh. T. I. col. 3u. ■ 45i. Sallzl/urgense, dal legato Nicola de Cusa, c Federico d’Ernerberg arcivescovo di Saltzburgo, I’8 feb-braio. Venne ordinata la riforma dei monasteri della provincia ( Conc. Gemi. T. V. ). l45a. Coloniense, il 3 marzo, dal Cardinal Nicola