a56 CRONOLOGIA STORICA 859. Tullensc I, di Toul o di Savonnieres, apud Saponarias , il i4 giugno, di dodici provincie dei tre regni di Carlo il Calvo, di Lotario, e di Carlo, suoi ne-poti, che tutti tre v’intervennero. Si fecero i3 canoni, la più parte de’quali riguardano ad affari particolari.. Si lessero un’altra volta i canoni di Valenza, sui quali taluni del partito di Ilincmar volevano fare alcune rimostranze; ma Remi di Lione li calmò, e venne dal Concilio pronunciato che gli articoli stessi sarebbero esaminati nel primo Concilio dopo il ristabilimento della pace ; lo clic non vedesi sia stato fatto: per ciò noi non abbiamo in questo secolo IX, altra decisione autentica intorno la grazia e la predestinazione tranne i 6 canoni pubblicati in tre Con-cilii, e clic sembrano anche confermati a Roma poiché l’annalista di Saint-Rertin dice all’ anno 859. » Papa Ni-» cola conferma la dottrina Cattolica intorno la grazia di » Dio e il libero arbitrio, la veracità della doppia pre-’> destinazione, e il sangue di G. C. sparso per tutti i » credenti » . Carlo il Calvo irritato contro Venilon arcivescovo di Sens, che avea abbandonato il suo partito per abbracciar quello di Luigi di Germania, presentò ai padri di quest’ assemblea un’istanza contro di lui nella quale diceva: Venilon fatto da me arcivescovo di Sens mi ha consacrato , e io non potrei essere scacciato dal regno da chichesia prima almeno di esser comparso dinnanzi i vescovi che mi hanno consacrato re, e coi qua- li egli stesso mi avea consacrato. Farebbe mestieri ch’io prima avessi subito il giudizio di questi prelati che sono detti i troni di Dio, sui quali siede Iddio , e pe’ quali Dio pronuncia i suoi decreti; essendo io stato sempre pronto a sottopormi alle loro paterne correzioni ed alle pene eh’ essi volessero imponili ; come mi vi sottometto anche adesso. Tal è Io strano preambolo della ricerca di questo monarca. I vescovi vi fecero ragione, citando Vc-nilon a comparire e giustificarsi. Ma egli !non si presentò nè fu altrimenti giudicato, poiché i suoi confratelli destreggiarono una riconciliazione col re da cui gli venne concesso il perdono (Fleury). 860. * Aquisgranense, il 9 gennaio, in proposito del-