DEL NUOVO TESTAMENTO » pericolo d’ingannarsi.....Socraie morendo, senza dolore » senza ignominia, sostenne agevolmente sino alla fine il n suo personaggio: e se questa facile morte non avesse » fatto onore alla sua vita , sarebbe dubbioso se Socrate » con tutto il suo spirito non più fosse stato clic un sem-» plice sofista. Egli, si dice, fu quegli che inventò la mo-;> rale. Ma prima di lui altri l’aveano già posta in pratica, » ed egli non fece che ripetere ciò cn’essi aveano prati-» cato, e convertì in lezioni i loro esempi. Giusto era stato » Aristide prima che fosse stato definito da Socrate ciò » ch’era giustizia; Leonida crasi sagrificato per la pro-» pria patria prima che Socrate avesse fatto un dovere di r amar la* terra natale: era frugale Sparta anzi che So-» crate lodato avesse la sobrietà : e prima ch’egli definis-» se la virtù, abbondava la Grecia di uomini virtuosi. Ma » donde avea mai Gesù Cristo attinta presso i suoi quel-» la inorale elevata e pura, di cui egli solo diede e le n lezioni e gli esempi ?... La morte di Socrate che filo-» sofà tranquillamente in mezzo a’ suoi amici, è la più » dolce che desiderare si possa; quella di Gesù spirante » tra ¡tormenti, ingiuriato, deriso, maladetto da tutta una » nazione, è la più orribile che abbiasi mai a paventare. » Socratc impugnando la tazza avvelenata benedice colui » che gliela presenta piangente; Gesù in mezzo a orrcn-» do strazio prega pe’suoi carnefici. Sì: se la vita e la » morte di Socrate sono quelle di un saggio, la vita e la » morte di Gesù lo sono di un Dio. Diremo forse che la » storia del Vangelo fu inventata a capriccio? No che in » tal guisa non s’inventa altrimenti : e i fatti di Socrate, » dei quali niun muove dubbio, sono meno attestati di » quelli di Gesù Cristo. In sostanza ciò è un eludere la » difficoltà senza distruggerla. Sarebbe più inconcepibile » che molti uomini di concerto avessero composto questo » libro, di quello che ne sia stato da un solo esibito » l’argomento. Autori ebrei non vi avrebbero giammai » rinvenuto nè quello stile nè quella morale; e il Vangelo » dà così grandi caratteri di verità così sensibili, così as-» solutamente inimitabili, che l’inventore sorprenderebbe » più ancora del suo eroe (Gian Jac. liouss. Emil. i.° Ful.)