DEI CONCILI • r 19 cui san Dionigi di Alessandria con una bella lettera si giustifica dall’accusa di Sabellianismo, contro lui intentata dai vescovi della Pentapoli (Arduino Tom. I). 364. Antiochenum /, di Antiochia nel mese di settembre contro Paolo di Samosata che n’ era vescovo, e negava la divinità di Gesù Cristo . Paolo evitò la propria condanna protestando di tener la fede dalla chiesa, ma ei s’ingannava. San Gregorio Taumaturgo vescovo di N^o-cesarea ed Atenodoro, di lui fratello, sono nominati per primi tra coloro che soscrissero questo Concilio. 269. Anliochenum II, Paolo di Samosata vi è convinto di errore, e deposto al principio dell’ anno 270 al più tardi, e posto in sua vece Domno in Antiochia. Non è ben certo il numero dei vescovi che composero questo Concilio. Sant’Atanasio ne conta settanta. Facondo ottanta, e i monaci di Oriente nella loro istanza prodotta al Con-cilip di Efeso contra Nestorio, portano questo numero sino a 180. Nega un moderno che questo Concilio abbia il termine Omousion, ossia consustanziale rigettato in quel- lo di Paolo di Samosata. Sant’Atanasio ( de Synod. Rimiri. et Selene.) lo assevera però positivamente, e ne dà ragione, perchè san Paolo, die’egli, intendeva questo termine in senso corporale. 277. Celebre disputa di Archelao, voscovo di Caschar nella Mesopotamia coll’eresiarca Maries. Fozio dietro san-t'Epifanio nel suo Trattato de pQnderibus etmens. n. 20, la colloca al 272; ma sant’ Epifanio rettificò egli stesso quest’epoca nel suo Trattato delle Eresie,. laddove dice che Manes cominciò a spargere la sua eresia sul finir del-l’impero di Aureliano, ed al principio di quello di Probo. Ved. Zacagni, Mon. Vet. Eccl. gr.-Tom. 1, in cui si trovano tutti gli atti di questa disputa. Elibcritanum, 0 IUiberitanum, di Elne nel Rossiglione. A questo Concilio si attribuiscono 81 canoni penitenzia- li. Essi tutti sono degni dell’ antichità e tutti spiegati da Mendoza spagnuolo e da 1’Aubespine vescovo di Orleans, nella collezione del p. Labbe. Alcuni li riguardano piut-