DEI CONCILI 133 358. Meliiense, di Mitilene, nella piccola Armenia, ove Ìu deposto Eustachio, vescovo di Sebaste (Edit. Ven. Tom. II.). 358. Ncocaesarcense, di Neocesarea nel Ponto, ove Io stesso Eustachio è nuovamente deposto (Ibid.). 358. * Iìomanum, di "Roma, in cui l’antipapa Felice alla testa di quarantotto vescovi, condanna Uisazio e Valente e lo stesso imperatore Costanzo, quali eretici (lìa-luze Nova Coll.). 358. * Ancyranum, di Ancira in Galazia tenuto dai semiariani. Essi vi condannano la seconda forinola di Sir-mico dell’anno 35^, ed essi predicano il simile in sostanza. Mansi mette questo Concilio nel 35g. 358. * Sirmiense HI, di Sirmico, ove contro l’uso della Chiesa, si compose una nuova formola in data del 22 maggio. Si dà a Costanzo il titolo di re derno, ricusandolo al figlio di Dio. Viene ristabilito papa Libero dopo eh’ egli segnò questo formolario ariano, e condannato sant’ Atanasio, la cui causa era allora inseparabile da quella della Fede. Ciò dir fece a sant’ Ilario : Anatema a Libero. Mansi pone questo Concilio nel 35g. 35g. Ariminense, di Rimini in Italia di quattrocento vescovi circa. Non aveavi che soli ottanta Ariani. I cattolici , separati da questi ratificarono la fede di Nicea, e condannarono di nuovo Ario e tutti i suoi errori. Condannarono pure il 21 luglio Ursazio e Valente, ed alcuni altri, quali eretici. Qui il Concilio avrebbe potuto separarsi , ma avendo 1’ imperatore ordinato che se gli inviassero deputati, rattenne in Rimini i vescovi. * L’imperatore colle sue dilazioni, indusse verso il 10 ottobre i deputati cattolici a firmare a Nicia nella Tracia un nuovo formulano ariano, che fu spedito a Rimini, e finalmente accettato da tutti i vescovi del Concilio, che fini così infelicemente dopo jiver tanto ben cominciato. Ursazio, Valente e alcuni altri de’loro amici, ne rccaro-