o4 CRONOLOGIA STORICA dea , cd imbarcatosi, di nuovo per l’occidente, smontò ad Efeso (i) ove lasciò Timoteo clic lo avea accompagnato dandogli il governo dell’Asia. Credesi sia poscia andato a Colossi come avea promesso a Filemone. Ciò ch’è più certo si è ch’egli passò d’Asia in Macedonia, ove non mancò senza dubbio di compiere la promessa da essolui fatta a que’di Filippi di andarli a ritrovare. Il Tillemont opina clic egli abbia scritto la sua prima lettera a Timoteo dalla Macedonia, il precipuo scopo della quale è quello di tracciare i doveri di un vescovo. Quella da lui'scritta verso lo stesso tempo a Tito, cui nel suo viaggio avea creato vescovo di Creta o di Candia, s’aggira a un di presso intorno lo stesso soggetto. L’apostolo gli scrisse di venire a visitarlo in Nicopoli, ove stava per recarsi, ed ove avea risolto di passare l’inverno. 65 Dell’Era Volgare. Giunta la primavera , san Pao- lo ripigliò la strada dell’Asia come ne avea fatto conce- 1)ire speranza a Timoteo. Nel suo passaggio a Troade, aleggiò presso Carpo, di lui discepolo, ove lasciò una di quelle vesti villereccio, che gli antichi chiamavano Penula ( spezie di mantello per la pioggia) e dei libri ( le sue pistole giusta il Grisostomo ) e delle membrane (2) che forse saranno stati i volumi della Santa Scrittura. (1) Nondimeno 1’ apostolo avea sette anni prima annunciato agli Efesii secoloro favellando , eli’ essi non lo rivedrebbero più. Così egli allora credeva perchè sapeva che a Gerusalemme ove recavasi lo attendevano le ritorte. (2) Anticamente scrivevasi sopra quattro sorta di materie differenti : 1» sopra, tavolette intonacate di cera, con uno stilo che da una estremità terminava in-punta onde imprimervi le lettere, e dall’altra èra attutato per cancellarle quando facesse d’ uopo; 2. sopra il papiro d’ Egitto, detto in latino papyrus, spezie di canna che-cresce lungo il Nilo , di cui si stac^ «ano le differenti Umiche per formarne , incollando due a due 1’ una contro l’altra in senso contrario differenti foglie, larghe talvolta due piedi; 3. sopra le interne cotleocie d’alberi, principalmente di faggio e di tiglio, preparate a un dipresso' come quelle del papiro egiziano: /j. sopra pelli di animali morti , lo che chiamasi pergamena, perganiejium, di cui si attribuisce ]■ invenzione ad Eumene re di Pergamo. Su queste tre ultime quattro sorta di materia scriveasi come fanno ancora oggidì gli orientali corv una canna tinta di un inchiostrò simile all5incirca al nostro. La carta di cenci, che adoperiamo al presente non risale al di là