DEI CONCILI mi dell’ ultimo Concilio di Roma, con lino scritto , ossia volume eh’è citato nella lettera sinodale del Concilio di Costantinopoli, ten'uto nel 38a. Il Mansi mette questo Concilio nel 3^8, e s’inganna, poiché è certo che si tenne nove mesi dopo la morte di ‘san Basilio. 38o. od all’incirca. Mediolancnse, di Milano, tenuto da sant’Ambrogio e i vescovi della sua provincia, dove è riconosciuta l’innocenza della vergine Indicia, accusata di essersi lasciata corrompere. (Ed. Feti. T. IL). 38o. od all’incirca * Africanum, d’Africa, tenuto dai Donatisti, ove vien condannato Ticònio, donatista, il quale sosteneva e in iscritto ed in voce, che la vera-Chie-sa è diffusa per tutta la terra (Ed. Feti. T. II.). 380. * Antiochenum, di Antiochia. Gli Ariani condannati a cedere ai cattolici le Chiese di Antiochia , tennero ivi nel mese di dicembre un Concilio, donde scrissero ad Eunomio ed a quelli del suo partito per dimandar la loro comunione, ma essi non la ottennero se non a condizione di anatomizzare Aezio e i suoi libri (Mansi Sappi. Coite. T. I. ) 381. COSTANTINOPOL1TANUM, cominciato nel mese di maggio e finito il 3o luglio. Secondo Concilio generale, convocato da Teodosio. San Melece di Antiochia vi presedette sino alla sua morte, accaduta durante la tenuta di questo Concilio. Fu surrogato san Gregorio di Na-zianze, eletto vescovo di Costantinopoli, e questi poscia ritiratosi, subentrò Timoteo di Alessandria, e dopo lui Nettario cui Teodosio sostituì nell’assedio di Costantinopoli, benché non fosse stato ancora battezzato. Il Concilio era composto di cencinquanta vescovi. Egli compose il simbolo che viene ora da noi recitato nella Messa. Vi si aggiunse poscia il Filiotjue; si condannarono tutti gli eretici di allora, e si stesero parecchi canoni. Quello che dà la prerogativa d’onore, ossia il secondo posto dopo il papa al vescovo di Costantinopoli, solferse in seguito molte difficoltà per parte di Roma. Questo Concilio d’ Orien-