XXI. IL PORTOFRANCO — l’OMAOOIO — LA SANZIONE PRAMMATICA. Dopo queste calamità a Fiume arrise la sperala d’un migliore avvenire; e non s’illuse. Carlo VI, valendosi dei consigli di quel grande uomo che fu Eugenio di Savoia, si mise di proposito a promuovere e ad aumentare Io industrie e i commerci dei suoi Stati. Nel 1717 stabiliva che alle navi fosso libera l’entrata e l’uscita dai porti austriaci, libera la navigazione per tutto l’Adriatico; prometteva immunità e privilegi a chi venisse a stabilirsi nei suoi domini; regolerebbe le strade dall’interno della monarchia al mare. Dopo queste disposizioni venne al punto di scegliere uno dei porti che aveva sull’Adriatico, perchè divenisse emporio austriaco. A questa nuova, Aqui-leia, San Giovanni di Duino, Trieste, Fiume, Buccari e Portorò si fecero innanzi a patrocinare la propria causa; ognuna portava sè alle stelle e deprimeva le altre città concorrenti. Fiume non rimase addietro in