DELL’ AMERICA 3*3 stoliea e l’indcpendenza dell’ impero, senza ammettere verini’altra nazione in una unione o federazione opposta alla sua independenza; di mantenere l’impero costituzionale e la dinastia di don Pedro, nostro primo imperatore, c de’ suoi successori. » Dopo le formalità d’uso, l’assemblea invitò l’imperatore ad assistere alle sue sedute, e designò a quest’uopo il 3 maggio, giorno della scoperta del Brasile fatta da Cabrai. Sunto del discorso pronunziato dall’ imperatore al- V apertura dell’ assemblea costituente e legislativa a Rio Janeiro, nel 3 maggio i8'i3. « Quanto sono soddisfatto di vedere intorno a me i rappresentanti di tutte le provincie, riuniti per far conoscere i reciproci bisogni e errare una costituzione sovra basi eque e liberali! Questo giorno è il più bello che abbia giammai illuminato il Brasile. Per la prima volta esso si mostra al mondo come un impero ed un impero libero. » Da oltre trecent’anni il Brasile, ridotto al semplice grado di colonia, gemeva sotto il peso dei mali derivanti da un ordine di cose oppressivo e distruttore, allorché col suo decreto del 16 decembre 1815 il mio augusto genitore lo innalzò alla condizione di regno: ma man* cava a questo beneficio la convocazione di un’ assemblea che potesse organizzare il novello impero, ed il Brasile reclamava la costituzione portoghese. Le truppe europee, opposte a queste misure, si resero colpevoli di tali eccessi, che per salvare l’onore di questo paese e fargli godere della libertà a cui avea diritto, fui costretto di assalirle e di obbligarle ad abbandonare queste spiagge. Appena eravamo liberati da questi nemici, giunse da Lisbona un’ altra spedizione, la quale ci offerse una protezione che io ricusai, volendo difendere da me stesso quest’impero. Per-nambuco seguì quest’esempio; Bahia, che da prima ricevette i portoghesi, soffre ora per la guerra crudele che fanno ad essa quei vandali. Tale era la libertà che il Portogallo recava al Brasile; e la nostra ruina era rerta, se io non mi fossi arreso ai voti ed alle preghiere delle caniaras e delle giunte di governo.