PREFA ZI ONE. Nei primi anni della guerra molto si parlò della redenzione delle nostre terre. Tutti sapevano che l’Italia era scesa in campo per riscattare i suoi figli, ma nessuno sapeva fino a qual punto sarebbero andate le rivendicazioni nazionali. Era ferma in noi la fede nella vittoria d’Italia, ma non appariva ugualmente sicura la rivendicazione di Fiume; ed accanto a tante voci che, amiche e nemiche, risuonavano senza posa ai nostri orecchi, e di fronte alle eventualità ed alle convenienze politiche, che non comprendessero la città del Quarnero nel programma delle aspirazioni nazionali, era necessaria una affermazione delle nostre inviolabili libertà che, riesumate in un momento tanto decisivo per la sorte dei popoli e per quella di Fiume, scotesse l’anima dei fiumani, formando la coscienza popolare del nostro antichissimo diritto. Così nacque que-