DELL’ AMERICA 38g die fu ucciso alla prima scarica, e il di cui distaccamento si ritrasse a precipizio. In pari tempo la flottiglia argentina, composta della Bella Fior, del Chacabuco, dell’ Argentina Orientai, dell’ Imperatriz e della Chiquana, assalì e prese il bricli e la goletta con centotto uomini a bordo. Le truppe sbarcate, forti di trecendiecisette soldati c marinieri, scoraggiate da questa perdita, oppresse di fatica, di fame e di sete, soffocate dal calore e dal fumo dei boschi eh’erano in fiamme, finirono col capitolare. Il numero totale dei prigioni montò a seicencinquauta, di cui du-cencinquanta inglesi ed americani si congiunsero all’ esercito repubblicano. I bastimenti catturati in quest’ occasione furono la corvetta llaparia di venti cannoni, i bricli Escudero di ventotto cannoni, e Constancia di tre cannoni, ch’era dapprima la Camilla, di Baltimora. 1 brasiliani perdettero tredici morti e sei feriti, e gli argentini ebbero un officiale e. tre uomini uccisi e cinque officiali e tre soldati feriti, (i). Nel giorno stesso (7 marzo), l’ammiraglio Brown, a-vendo con quattro navigli assalito una forza brasiliana superiore, ne ebbe due colati a picco. I brasiliani in pari tempo s’impadronirono di Maldo-nado, alla foce della Piata. 1827, 9 aprile. L'ammiraglio Brown tentò di porre alla vela con una flottiglia composta della barca il Congresso, dei due brich Repubblica ed Independencia e della goletta Sarandi; ma arenatisi i due brich sulla spiaggia, potè in questa posizione difficile difendersi per qua-rantolt’ore contra la squadra brasiliana consistente in una grande fregata, quattro corvette, otto brich e varie golette. Riconoscendo tuttavia P impossibilità di salvare i bricli, mise il fuoco alla Repubblica, avendone raccolto 1’ equipaggio a bordo del Sarandi; durante questa manovra 1' Independencia saltò in aria. I brasiliani perdettero iti quest’ azione ducento uomini tra uccisi e feriti. Gl’independenti ebbero venticinque uccisi e cinquantun feriti: tra i primi era il capitano Drummond dcll’/«- (1) Dispaccio di Martino la Carra, comandante politico e militare della provincia, dato dal suo quartier generale di FortCarnien.il ao marzo 18*7.