92 FIUME ATTRAVERSO LA SCORIA Un’altra prova, che documenta la sovranità del comune, ci è data dal fatto che l’Ungheria non poteva introdurre a Fiume nessuna legge senza il consenso della città. Guardiamo ora un po’ da vicino il reggimento municipale, come è contemplato dallo Statuto. La rappresentanza del comune è formata da 56 consiglieri o rappresentanti municipali con a capo il podestà. Cinquanta ne manda la città, sei i sottocomuni. L’intera rappresentanza forma il consiglio della città, che ha facoltà legislativa sulle cose che riguardano il comune, ne amministra il patrimonio e tutela gl’interessi morali e materiali della popolazione. Dieci consiglieri compongono la delegazione municipale: essa ha proprie attribuzioni assegnate dallo Statuto,' studia gli oggetti da trattarsi in consiglio, e dispone perchè vengano eseguite le deliberazioni di questo. 11 podestà presiede al consiglio e alla delegazione, e ciò che è stato conchiuso eseguisce per mezzo del magistrato (ufficio comunale). La nomina del podestà spetta al consiglio; egli però doveva essere confermato dal re. Il governo ungherese era rappresentato dal governatore che, a capo del consiglio governatorile, veniva nominato dal re. Il governatore sorvegliava l’amministrazione cittadina e conduceva le faccende dello Stato. La città di Fiume, compresovi il territorio (Cosala, Drenova, Piasse), mandava un deputato al parlamento ungarico. La speciale posizione di diritto pubblico, onde deriva l’importanza del nostro comune, trova espressione anche nello stemma, che, insieme a quello degli altri