i5o CRONOLOGIA STORICA ghcse del Rio Grande, per indurlo a sgomberare il territorio appartenente alla Spagna, come pure il Porto di San Miguel, c per far sospendere i lavori di fortificazione negli altri punti, rendendolo responsabile di tutti i danni e delle perdite che ne potessero derivare (i). 1737. Cessazione delle ostilità tra gli spagnuoli ed i portoghesi. Le ostilità finalmente cessarono, e d’ ambe le parti furono messi in libertà i prigionieri. La perdita degli spagnuoli tra uccisi, feriti e disertori, superava i due-milaottocento uomini; quella dei portoghesi era molto meno considerevole, ma avevano dessi sofferto una grande distruzione nelle proprietà. Ducenquarantotto case di campagna erano state distrutte, e tutte le cappelle, le fabbriche di stoviglie, i molini a vento ed i forni da calce del paese, c cosi pure le campagne, i giardini, le piantagioni erano state devastate; lo stesso avea avuto luogo dei vigneti, contenenti quasi cenmila ceppi. Erano state perdute meglio di dieciottomila bestie da soma, ottantasettemila capi di grosso bestiame e ventitremila montoni. Anche prima del bombardamento di Colonia, la perdita della proprietà era stata valutata ad oltre un milione ducentunmi-la cruzados. La Francia, approfittando delle ostilità di Filippo V contra il Portogallo, propose alla corte di Spagna la divisione delle possessioni portoghesi, accordando ad essa il Portogallo e le isole ed impadronendosi da prima dei possedimenti brasiliani (1). A quest’epoca il ministro portoghese, don Luigi da Cunha, indusse il re di Portogallo a trasportare la corte al Brasile e ad assumere il titolo d’imperatore d’Occidente. u II Portogallo, dicev’ egli, non è che una lingua di terra, della quale il terzo della superficie non è coltivato quantunque sia suscettibile d’esserlo; un altro terzo appartiene alla chiesa, e l’altro non produce granaglie sufficienti al consumo degli abitanti. 11 Portogallo sarebbe (1) Respuesta, ecc., appendice, voi. 2. (2) Walpola Papas, manoscritto, citato da Southey.