72 CRONOLOGIA STORICA però dispersa da una burrasca verso il 3i° di latitudine, e Ruyter, che per due giorni trovossi in mezzo a quaranta navigli, non ne prese che sette, a motivo della nebbia che regnava. i658 (17 settembre). Separazione di Rio de Janeiro e del paese meridionale dal governo generale. Salvador Cor-Tca de Sa c Benavides, clic s’era distinto nella ripresa d’ Angola, fu nominato governatore generale di questo nuovo governo. [ suoi antenati aveano fondato Rio de Janeiro in società con Nobrega ed Anchieta, e Salvador Correa de Sa cd avea sempre dimostrato una grande stima de’gesuiti. Era riuscito a stabilirli a Santos ed a San Paolo, ciò che risvegliò contr’esso l’odio de’ paulisti. Partendo da Ilio (1659) per recarsi a Santos in traccia di miniere, incaricò del governo in sua assenza il proprio parente Tommaso Correa d’Alvarenga ch’era stato governatore. Ma il popolo si ragunò tumultuosamente agli 8 novembre 1660, nella casa della città, votò la deposizione di Salvador e del suo luogotenente ed elesse Agostino BarbaiI10 Bezerra per governare congiuntamente colla comarea. Furono fatti arrestare e porre in carcere Tommaso Correa, il sargento mor, il jìrovedored altri individui attaccati al governatore, e Barbat- ilo eli’erasi rifugiato in un convento vi fu scoperto e per tema d’essere ucciso accettò il governo. Spinti dallo stesso motivo gli officiali della guernigione lo riconobbero. Per due giorni furono offerti passaporti ai partigiani del governatore deposlo-, ma si dichiarò che in appresso qualunque individuo che cercasse di formare un partito in di lui favore, 0 che corrispondesse con lui sarebbe arrestato, degradato cd imprigionato ad Angola per dieci anni. I capi della rivolta riescirono ad indurre i paulisti a far causa comune con essi, e la comarca risolvette di resistere al governatore se avesse voluto rientrare nella città. Correa, che avea negletto di far registrare la sua patente nella comarca di S. \icentc, si affrettò di farlo e di spedirne una copia ai vercadores di San Paulo ; autorizzò barbatilo a continuare la sua amministrazione, ed in pari tempo pubblicò una grida nella quale offeriva il perdono ai colpevoli, minacciando di inscvirc contra chiunque non volesse accettarlo. Si