3.6	CRONOLOGIA STORICA
gli clic si trova alla testa d’ una nazione libera è felice quanto è disgraziato quegli che governa degli schiavi. »
     1823, 22 ottobre. Decreto d’amnistia dell’imperatore, per celebrare l’independcnza del Brasile ed il suo innalzamento alla dignità d’ impero sotto un sovrano costituzionale, ecc. E accordato un perdono generale per tutti i crimini c delitti, tranne i seguenti:
     Bestemmie contra Iddio ed i santi, falsa monetazione, falsa testimonianza, omicidio o ferite fatte con premeditazione; avvelenamento, quantunque non ne sia seguita la morte, incendio volontario, fuga dalle carceri, ratto, favorita evasione di prigionieri, violazione d’un monastero, vie di falto contra un giudice 0 magistrato, attentato violento per interrompere il corso alla giustizia, furto superiore ad un marco da praia, ovvero d’otto oncie, ec. (r).
     1822.	Eventi militari nella provincia di Bahia. Il generale Madeira, difettando di provvigioni e non potendo più trarne dall’interno, cercò d’impadronirsi dell’isola d’ita-parica, il di cui possesso gli diventava ciaschedun giorno più importante. Ei spedì a quest’uopo un centinaio d’uomini de’ cazadores, comandati dal colonnello Russel, per occupare l’ilha da Medo che domina il funil o passaggio conducente a Nazareth, tra il continente e l’isola d’lta-parica; ma le barche diedero in secco, e costretti ad attendere l’alta marea, varii cazadores furono uccisi dai brasiliani che stavano celati ne’canneti.
     Un’altra spedizione ebbe del pari esito infelice. Una scialuppa cannoniera fu inviata per trarre contra il popolo ragunato sulla pubblica piazza a proclamare l’imperatore; ma essendo la marca bassa, le palle di cannone caddero senza poter colpire l’assemblea. Il comandante della scialuppa effettuò la sua ritirata con perdita di alcuni individui uccisi dai soldati brasiliani, ed in quest’azione si distinse donna Maria de Jesus.
      (1)	Cuìleczao das ìris, ecc., voi. I, pag. i4 e i5. Questo decreto è rontiafiirmato dal desembargo do pazo, Castano Pietro de Miranda Montenegro.