49a CRONOLOGIA STORICA obbliga il mio augusto padre ad abbandonarvi, ed a con* fidare a me la cura della felicità pubblica del Brasile, sino all'adozione di una costituzione per parte del Portogallo. Nelle attuali circostanze, io debbo far conoscere gli oggetti di pubblica amministrazione che ho principalmente in vista, cioè: un rispetto severo per le leggi, una costante vigilanza per la loro esecuzione, ed una ferma opposizione contra gli attacchi che indeboliscono la loro autorità. Mi sarà caro di procurarvi in antecipazione i be-nefìzii della costituzione che saranno compatibili coll’obbedienza alle leggi. La pubblica educazione domanda l’attenzione speciale del governo, ed io farò tutto ciò che sarà in mio potere pel suo avanzamento, come pure per la prosperità del commercio e dell’agricoltura. Darò un’uguale attenzione alle riforme senza le quali sarebbe impossibile d’impiegare mezzi efficaci per il pubblico bene. Abitanti del Brasile! tutte queste intenzioni sarebbero inutili se individui malintenzionati potessero eseguire i loro progetti, persuadendovi di adottare principii antisociali, sovversivi dell’ordine, e diametralmente opposti al sistema liberale cui debbo seguire. » Frattanto si discuteva pubblicamente la quistione dell’ independenza del Brasile, ed il popolo, geloso de’ministri, accusò il conte dos Arcos di tradimento, a motivo del di lui desiderio di ridurlo allo stato in cui si trovava prima dell’anno 1808. Fu chiesta la dimissione di questo ministro che fu rinviato nel 5 giugno. S’insistette pure sull’in-stituzione di una giunta provvisoria, per deliberare sui migliori mezzi di governare fino all’adozione della costituzione delle cortes. Questa giunta fu installata, e nel iG giugno pubblicò un indirizzo a tutt’i brasiliani, per invitarli a presentare piani e progetti di miglioramento, notizie statistiche intorno al paese, ed in pari tempo li pregò di attendere il risultato delle deliberazioni delle cortes. Nella notte di quello stesso giorno, le truppe brasiliane e portoghesi, che si trovavano in armi nella capitale, erano eccitate dalla gelosia ch’esisteva fra d’esse. II principe pervenne a ristabilire l’ordine, e nel 17 fece ragunare gli officiali delle due nazioni, c loro ingiunse come soldati, e consigliolli come cittadini a conservare la subordinazione