3io CRONOLOGIA STORICA « Le cortes non vogliono mantenere l’utiione del Portogallo e del Brasile colla via delle armi. La forza è un debole mezzo per contenere un popolo numeroso, altivo e geloso della sua libertà. » La nostra unione, brasiliani, non deve essere basata che sugl’ interessi reciproci, sui legami del sangue e dell’amicizia e sulle medesime instituzioni. Il titolo che consacra i vostri diritti è la costituzione; in breve vi sarà essa trasmessa insieme alle indispensabili aggiunte. Dopo una simile esposizione di principii, vi sarà forse alcuno cosi insensato da tentar di persuadervi, che queglino stessi che vi costituiscono in qualità di popolo libero, vogliano ridurvi allo stalo di coloni o di schiavi? Le cortes sperano che una dichiarazione così franca e così sincera basterà per ristabilire la concordia e l’unione; se accadesse altrimenti, deplorando il fatai vostro accecamento, resteremmo tuttavia soddisfatti di aver coti quesla manifestazione di principii adempiuto ai doveri delia nostra coscienza. » Dal palazzo delle cortes, il 17 agosto 1822. Agostino Giosuè Freire, presidente; Francesco Saverio Soares d’Andrade, secretarlo; Giovanni Battista Falguciras, secretorio (1). > 189.2. Misure prese dalle cortes. Le cortes di Lisbona sentivano però la necessità di fare alcune ragionevoli concessioni, e perciò aveano, nel corso del mese di marzo, adottato le seguenti risoluzioni: i.° Saranno spediti a Rio de Janeiro nuovi ordini per distogliere il principe regale dall’abbandonare quella residenza, prima dell’organizzazione generale del Brasile ; a.° li comandante della forza armata in ciascheduna provincia sarà subordinato alla giunta provinciale, di cui farà parte, con voce deliberativa nelle quistioni militari. 3.p II piano d’un decreto concernente le relazioni commerciali tra i due paesi sarà messo in discussione e (1) Diario do governo j Lisbona. — British and Forcing State Paperi, 1831-1822, pag. 807-8 » 1 ; Londra, 1829.