DELL’ AMERICA balete. Ritornalo nel primo luogo, i di lui compagni scopersero gran copia di quel metallo. Nel mese di ottobre 1822, sendosi Miguel Sutil de Sorocaba stabilito colle sue genti sulle sponde della Cuia-ba, due carijos, od indiani domestici, da lui spediti nei boschi in traccia di mele, gli recarono ventitré pezzi (ful-hetas o granitoi) 0 lamine d’oro del peso di cenventi rilavai, annunziando che altre ancora colà ne esistevano. Il giorno successivo quest’indiani condussero Sutil colle sue genti in quel luogo, ove oggidì trovasi la città di Cuia-ba. In un sol giorno Sutil avea raccolto la metà d’una arroba di trentadue libbre portoghesi, ed il di lui compagno Giovanni Francesco sornomato Barbado, olire a quattrocento oitavas. Nello spazio d’un mese dal loro arrivo aveano raccolto quattrocento arrobas senza fare escavazio- iii più profonde di quattro braccia; e questo luogo, che prese il nome di Lavras do Sutil, è quello ove trovasi la città di Cuiaba nella quale fu trasferito Varraial do For-tjuilha, ed ove nel 1723 fu eretto un secondo arraial. Cabrai, paulista privo d’educazione, amministrò la colonia con molta prudenza e profitto fino al >7^3, in cui Rodrigo Cesare de Menczes, primo governatore e capitano generale della capitaneria di San Paulo elesse in qualità di reggente Giovanni Antunes Macie], ed in quella di sovrintendente delle tcrras minoraci Fernando Dias Falcao, siccome risulta dalla sua lettera officiale del iG luglio 17^.4* Diffusasi la nuova di questa scoperta, un numero grande di abitanti di San Paulo das Geraes e di Rio de Janeiro abbandonarono le loro case e le loro famiglie per recarsi in quel paese di ricchezze come in un’altra terra promessa, ove speravano di trovare tutto ciò cui potessero desiderare. Pieni di quest’idea partirono a torme verso 1’ anno 1720, risalirono il Rio Anliandohy, attraversarono la Facana, e discendendo l’In.botetiu passarono nel Paraguay ove penetrarono in varii sili abbondanti d’oro; ma questo metallo fu ben presto esausto per mancanza di strumenti atti a scavarlo, e gl’infelici speculatori furono ruinati. laluni di questi avventurieri si recarono verso la line dello stesso anno in un sito rhiamato San Gonzalo Fcibo, donde passarono al di là di Coxipo nel luogo chiamato For-