DELL’ AMERICA. tutte le nazioni devono proteggere contra i mali della guerra. Invitava quindi le donne d’ogni rango e d’ogni condizione a rimanere nelle loro case, protestando di trarre vendetta delle ingiurie che fossero lor fatte. Vedendo il consiglio quest’ annunzio sulle porle delle fortificazioni, fece cessare l’esecuzione del suo barbaro decreto (i). Un altro avvenimento aumentò ancora l’indignazione de’ portoghesi. Quelli del distretto di Cunhau furono dai pitiguaresi e da’ tapuyas di Potengi invitati a ragunarsi il 16 luglio nella chiesa per deliberare sovra importanti affari. Trovatisi in numero di sessantanove, furono tutti, ad eccezione di tre, da que’barbari massacrati. Credettero gli insorti che fossero stati spinti a quell1 atto dal governo olandese e gli abitanti delle capitanerie del nord cercarono un’occasione per riunirsi a’loro compatrioti oltraggiati. Nel ?4 luglio Vieira fece affiggere un editto al Recif Ìier far conoscere il suo disegno di ristabilire l'autorità egale a Pernambuco e per invitare gli abitanti di tutte le capitanerie a prendere le armi contra la tirannide e l’ingiusta occupazione degl’olandesi, e ciò nello spazio di quadro giorni a datare da quello segnato nel decreto, sotto pena d’essere dichiarati ribelli e perseguitati come nemici della loro patria. Informato Vieira della congiunzione delle forze di Ilaus e di Blaar, i quali si apparecchiavano ad assalirlo, si ritrasse il 3i luglio sulla collina chiamata Tabocas (2), circa nove leghe all’ovest del Iìecif ed in vicinanza al piccolo fiume Tapicura. L’esercito era composto di milleduecento portoghesi e di cento indiani e schiavi, i quali non avevano tutti insieme oltre a duecento fucili. Vieira li arringò per animare il loro coraggio: «Non » dicasi già che il valor portoghese, tanto famoso in Asia, » abbia degenerato in America; gli olandesi colle armi » alla mano hanno risoluto di diventar padroni delle noti) Castrioto Lusitanoj parte I, lib. VI, i5. (2) Monte das Tabocas, cosi chiamato dalle forti e spinose canne che lo circondano.