ga CRONOLOGIA STORICA diani liberi a due mesi, dicendo occorrere almeno quattro mesi per la coltura delle canne da zucchero o per altre piantagioni. Spedirono quindi un procurador a Lisbona, per sollecitare un1 emenda a questa legge ed il ritiro delle altre. Frattanto compievasi il termine del governo d’ Ignazio Coelho, il quale ebbe a successore Francesco de Sa de Menezes, che s’era segnalato nella guerra di Spagna, e che era stato secretarlo d’ambasciata in Inghilterra, sotto il protettorato d’Oliviero Cromwell. 1680. Inslìtuzione d’una compagnia, avente il privilegio esclusivo del commercio degli schiavi con Para e col Maranham per lo spazio di vent anni. Questo monopolio fu accordato ad alcuni negozianti di Lisbona che si obbligarono d’importare annualmente cinquecento negri, in ragione di cento milreis per testa. 1682. Antonio de Souza de Menezes successe a Rocco da Costa Baretto, in qualità di governatore generale del Brasile; ma essendo di età troppo avanzata per poter reprimere le dissensioni e le rivolte ch’ebbero luogo durante il di lui governo, fu rimpiazzato da Antonio Luigi de Souza Tello de Menezes, marchese das Minas, il quale riuscì facilmente ad acquetare que’disordini. Questo governatore rese grandi servigi agli abitanti, prodigando loro tutti i soccorsi eli’erano in di lui potere nella terribile epidemia cui ebbero a soffrire nel periodo della sua amministrazione che durò sino al 1687. 1684. Gli abitanti di Belem, trovandosi lesi negl’interessi loro generali e particolari, fecero rimostranze alla corte. A Maranham, il monopolio accordato agli abitanti di Lisbona eccitò il massimo malcontento tra gli abitanti, che si affrettarono di formare ed eseguire un piano d’insurrezione, di cui fu capo Manuele Beckman. Fu arrestato il capitani mor Baldassare Fernandes e gettato nelle carceri, e venne poscia convocata una giunta de’ tre Stati che decisero la deposizione del governator generale e del capitani mor, l’abolizione del monopolio e l’espulsione dei gesuiti. Frattanto un certo numero de’partigiani dell’insurrezione si ritrasse, ma Beckman ed i suoi associati ot-