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Infatti la Spagna in quelli anni non disponeva che di 6 ga­lere in Spagna, 7 a Napoli, 4 in Sicilia e 6 a Genova oltre a 20 vascelli male armati. 
Nel febbraio 1656 il Marcello giunse a Candia e potè con­statare che lo spirito combattivo dell'Armata era elevatissimo, ma che le condizioni della flotta erano assai misere per man­canza di biscotto, di riso, di vele, di remi e di tutti gli « ar­mizzi )). Particolarmente grave era la mancanza del denaro e ciò era assai dannoso perchè favoriva le diserzioni tra i soldati e gli equipaggi. 
Nel mese di marzo il Marcello con 24 galere, 7 galeazze e 25 vascelli lasciò Standia dirigendosi verso i Dardanelli. Ad Imbro fu raggiunto da 7 galere di Malta guidate da Gregorio Carafa Priore della Rocella. In quell'anno non parteciparono alla campagna le galere pontificie, che rimasero nel Tirreno per ordine di Alessandrio VII giacchè il Senato non aveva an­cora dato il permesso ai Gesuiti di rientrare nel territorio della Repubblica ed il Papa aveva imposto questa condizione per concedere l'aiuto della sua armatelia (1). 
A Costantinopoli era stato nominato Capitan Pascià Sinau che aveva ai suoi ordini 60 galere, 8 maone e 28 vascelli. Le sponde dei Dardanelli erano state rinforzate con nuove forti­ficazioni e vi si erano concentrate numerose truppe. 
La flotta veneziana si ancorò il 23 maggio presso la costa d'Europa; le navi più avanzate erano la Patrona di Girolamo Malipiero, l'A lmirante di Giovanni Contarini e la Capitana di Marco Bembo che aveva sostituito il Mocenigo nella carica di Capitano delle Navi. Dietro il gruppo dei vascelli erano anco­rate le 7 galeazze di Iseppo Morosini. 
Attraverso lo stretto erano schierate le 24 galere vene­ziane in formazione lunare. Il Marcello era al centro, all'estre­
(1) Fino dal pontificato di lnnocenzo X Venezia aveva dovuto lottare per sostenere il diritto del Senato alla nomina dei Vescovi del Dominio che poi era stata deferita ai Cardinali veneziani. 
Salito al trono pontificio nel 1655 Alessandro VII subordinò la concessione di aiuti per la guerra che Venezia combatteva alla revoca del decreto che bandiva i Gesuiti dal territorio della Repubblica. Le trattative durarono per tutto l'anno 1656 e nell'attesa delle decisioni il Papa non fece inviare le sue galere in Oriente. 
II Guglielmotti non accenna a questa contrO'Versia e scusa il mancato invio delle galere collo sviluppo di una epidemia di peste a Roma.