4oa cronologia storica cinque giorni ad innalzar trincee; ma nel 4 marzo I"ur-muila composta di undici navigli rimise alla vela e giunse dinanzi al capo Sant’Agostino. Il forte Nazareth situato sovra il terreno il più elevato era difeso da una guer-nigione di circa trecento uomini di truppe sotto gli ordini del sargente maggiore Pedro Correa de Gama, e di cinquanta miliziotti comandati dal capitano Giovanni Paez de .Mollo. Per impedire il nemico di sbarcare a l'apoam, situato alla distanza di una lega verso il nord, furono spedite quattro compagnie che vi eressero alcune trincee. La batteria della barra fu guernita di soldati sotto il comando de’capitani Francesco de Betancourt e don Pedro Tarerà Sotomayor. In quella di San Giorgio collocata più in dentro furono appostati due cannoni ed alcuni soldati sotto il comando dell'alfiere Giovanni Rodriguez Pedana, e la città di Pontal situata fuori del tiro del cannone della barra era difesa dagli abitanti, la maggior parte marinie-ri, e comandati dai eapitani Oniaro de Queros e Giorgio Cabrai de Camara. La (lotta olandese fu divisa in tre squadre, una delle quali di tredici navigli, tredici lancie e tre patache con truppe a bordo, giunse sulla spiaggia di Tapoam per tentarvi uno sbarco; ma era quel sito troppo ben presidiato per cimentarvisi, e la flotta costeggiò sino ad un luogo sulla stessa spiaggia chiamato Ai Pcdras ovvero le Pietre. Giunto dal campo un rinforzo di quaranta uomini si congiunse ad altre (juattro compagnie per impedire nuovamente lo sbarco delle truppe, c la squadra si ritrasse alla distanza d’una lega, avendo perduto oltre ad un centinaio d'uomini, mentre i portoghesi non ebbero che un solo ucciso e due feriti. La seconda squadra, composta di undici navigli, riuscì ad entrare per l’angusta barra del porto del capo, malgrado il fuoco di due batterie che la difendevano. Un solo naviglio eli’avea perduto il timone diede sulla spiaggia, ed altri tre sendosi avanzati in vicinanza a Pontal, i marinieri, al loro avvicinarsi, presero la fuga, lasciando lo zucchero e le provvigioni in potere del nemico. La terza squadra era composta di tutte le lancie montate Ja mille uomini guidati da Duuiingo Fernando/