DELL’AMERICA loro offerto, dopo di clic dormirono in un lotto clic s’era fatto per essi apparecchiare. Quel giorno nuli'altro accadde che fosse degno d’essere riferito. » Il giovedì, che corrispondeva all’ultimo giorno di aprile, facemmo colazione di buon mattino, e ci disponevamo a recarci di bel nuovo a far acqua e legna, allorché giunse Sancio de Joar co'suoi due indiani. Siccome egli non aveva ancora gustato alcun cibo, gli fu recato da mangiare, e si assise a tavola co’ suoi due ospiti che dimostrarono il più bell’appetito del mondo, e parvero aggradire specialmente la carne fredda col riso. Npn si diede ad essi vino, giacché Sancio de Joar ci disse che non ne beveano con piacere. Terminato il pasto, discendemmo nelle scialuppe e li conducemmo con noi. Un officiale diede ad uno d’ essi un’ unghia di cignale, eli’ ei collocò tosto nel suo labbro in guisa che I’ estremità corrispondesse alla parte superiore; e siccome non poteva rimanervi, gli fu dato un pezzetto di cera rossa colla quale fermò quel magnifico ornamento in un modo più solido, e posso assicurare clic parve così soddisfatto, coinè se gli si fossero regalati i più ricchi gioielli del mondo. Non appena fummo sbarcati, egli partì e non lo rivedemmo più. Eranvi allora sulla spiaggia soltanto nove o dicci indiani, ma il loro numero non tardò ad aumentarsi, e ne giunsero fino a quasi cinquecento, i quali, secondo il loro costume, cangiarono archi e freccie con berretti ed ogni specie di bagattelle. Non fecero alcuna difficoltà di mangiare ciò che ad essi offerivamo, e taluni bevvero anche del vino, cd io credo che se avessimo insistito, si sarebbero determinati anche gli altri ad imitarli. Eranvi fra loro molti uomini bellissimi, c le pitture clic aveano sul corpo non facevano talvolta cattivo effetto; ci aiutarono con molto buona volontà a tagliare Irgna ed a 1 vano più disposti a venir fra noi, di » Il comandante s’inoltrò con alcuni individui nella foresta sino ad un fiume che congetturammo essere quello stesso che va a scaricarsi nel mare nel sito della spiaggia, in cui attingevamo l’acqua. Rimanemmo alcun tempo a beverc ed a divertirci sulla sponda di quel fiume, che scorre per uu tratto della foresta ombreggiato d’alberi così T.°XIII." ?: III.* 3-2*