DELL’AMERICA lc3 petto ed acuti dolori; e morivano sovente dopo l’attacco e tutti poi nel terzo dì. Sulle prime non sapevano i medici in qual guisa trattare questa novella malattia, ma poscia scuoprirouo clic le copiose emissioni sanguigne erano un ottimo rimedio. Nel i663 una malattia epidemica fece perire gran numero d’indiani soggiogati. Il vaiuolo fece pure grandi stragi a Fernambuco e sovra tutte le coste insino al Rio Janeiro. La mortalità fu così grande, che i negri di quasi tutte le piantagioni di zucchero soccombettero, e mancarono le braccia all’agricoltura. Nel 1686 una malattia epidemica si manifestò al Re-cife, ove rapì oltre a duemila individui. Si propagò quindi per Oliinda a Bahia, ove morivano giornalmente da venti a trenta bianchi e particolarmente marinieri. E fu cosa degna d’osservazione, dice il padre Labat, che gli stranieri, i quali approdarono a questa città varii anni dopo, contraessero la stessa specie di malattia, che fu da’ portoghesi conosciuta sotto il nome di bicha (i). Dopo la siccità che durò dal 1744 *ns'n *749 nella provincia di Mato Grosso, ebbe ivi luogo una grande mortalità. Nella provincia di Ciara, la stessa causa produsse gli stessi eliciti. La siccità regnò colà dal 1792 insin al 1796, « durante quest’intervallo, il mele selvatico era il principale nutrimento degli abitanti, che perirono dalle malattie da esso prodotte. La popolazione della provincia ascendeva allora a ccncinquantamila abitanti; e sette parrocchie nc furono abbandonate, perchè tutti gli animali domestici vi' erano periti (2). Gli abitanti della città di Cratto nella stessa provincia sono talvolta alllitti da malattie degli occhi e delle gambe, che vengono considerate siccome epidemiche. Nel Porto Scguro, si svduppa talvolta una malattia cutanea delle gambe e dei piedi conosciuta col nome di sarna 0 psora. Si adopra come rimedio contra quest’affezione l’acqua calda e gli spiriti.