, ,0 CRONOLOGIA STORICA I dottori Spix e Martius, membri dell’accademia delle scienze di Monaco, hanno eseguito un viaggio per ordine del re di Baviera. Essi visitarono uniti le provincie di Rio Janeiro, San Paulo, Minas Geraes, Maranham, San Luiz, il fiume dell’Amazzone e la foce del Rio Negro. Separatisi al Rio Telfe, Martius, dopo aver esplorato le rupi e le ca-tarattedi Yupura, giunse appiedi del monte Arascoara, cui le cordigliere soltanto dividono da (Juito, e Spix,inoltratosi sul Telle, penetrò sulle frontiere del Perù. Sono pubblicati in tedesco ed in inglese due volumi del loro viaggio. La Toscana ha spedito il professore Radde da Firenze per viaggiare nel Brasile. II principe Massimiliano ha percorso il paese lungo la costa orientale tra il i3u ed il 23°; paesi, die egli, che sono interamente sconosciuti, o che piuttosto non sono stati interamente descritti. Mawe ha dato alcune utili nozioni intorno alla provincia di Minas Geraes. Eschwege, officiale del genio, ha misurato l’alta catena di monti della stessa provincia. Augusto di Saint-IIilaire, membro dell’istituto di Francia, ha visitato una gran parte dell’impero del Brasile per lo spazio di sei anni dal 1816 sino al 1822, percorrendo circa duemilacinquecento leghe nelle provincie di Rio de Janeiro, Espirilo Santo, Minas Geraes, Goyaz, San Paulo, Santa Catharina e Rio Grande; ha visitato la repubblica cisplatina e le antiche missioni gesuitiche della riva sinistra dell’Uraguay. La storia de’suoi viaggi formerà sei volumi in 8.°, due de’quali sono già pubblicati. La collezione spedita da Saint-IIilaire al Museo di storia naturale di Parigi comprende: i.° cenventinove individui d animali mammiferi, riportati a quarantotto specie, di cui tredici mancavano nella collezione del Museo; 2.0 duemila-sei uccelli formanti quattrocencinquantuna specie, di cui cencinquantasei nuove per le gallerie; 3.° trentacinque individui di rettili ridotti a ventuna specie; 4.0 cinquantotto individui di pesci in ventuna specie; 5.° alcune conchiglie; 6. circa sedicimila insetti, di cui Latreille giudica che quasi ottocento non fossero conosciuti.