DELL’ AMERICA 36g era guernito di quaranta pezzi di cannone. Quattro de’più grossi vascelli avcano a bordo truppe ed artiglieria, ed erano pure protetti da batterie mobili. Malgrado tutti questi mezzi di difesa l’ammiraglio Hcyne penetrò col vascello ammiraglio a traverso il fuoco di quelle batterie, e colatane una a picco, obbligò le altre ad arrendersi. Non potendo i portoghesi trarre contro di lui senza distruggere i loro propri navigli, Hcyne nc tagliò le gomene e se ne rese padrone; ma il di lui vascello danneggiato dal combattimento, essendosi arenato daccosto ai forti, lo fece abbruciare dopo d’averne imbarcato l’equipaggio sul vice-ammiraglio. Direttasi allora dagli assediati tutta l’artiglieria dei forti e delle ripe contra questo vascello, lo fecero saltare in aria con trecento marinieri e soldati, di cui si poterono salvare soltanto cinque o sei. Un altro naviglio, chiamato /’ Orangcr, saltò pure in aria con sessantatre uomini. Riuscì tuttavia Heyne a conservare i navigli portoghesi, e ne serbò quattro per aumentare la flotta, spedendone altrettanti in Olanda ed abbruciando il rimanente. Rinvenne a bordo degli altri navigli trentasette morti c settanta feriti, e dal suo canto ebbe duccnto morti. Il bottino fu di duemilacinquecento casse di zucchero, ed una grande quantità di legname da tintura, cotone, tabacco e cuoi di bue. Rimase nella baia ventiquattro giorni, e dopo una crociera verso il sud, vi ritornò nuovamente il io luglio per un’altra non meno pericolosa intrapresa, quella d’impadronirsi di quattro navigli, che risalivano una delle correnti del Reconcave in vicinanza all’ isola di Marcos. Raggiuntine due a circa due leghe dalla foce, nc catturò uno e predò buona parte del carico dell’altro sotto il fuoco dei cannoni che li proteggevano. Eranvi a bordo novecento coffe di zucchero, una considerevole copia di tabacco ed altre merci. I portoghesi erano riusciti ad erigere in fretta una trincea alla foce del fiume; ma avendo l’ammiraglio coperto la sua barca e le scialuppe colle pelli di bue eh’ avea trovato a bordo de’ navigli catturati, potò uscirne col fatto bottino. In quel combattimento, l’adilha, ch’avea ucciso Yan Dort, perdette egli stesso la vita. Dopo questo scontro, Heyne abbandonò il i4 luglio