DELL’ AMERICA >9 olandesi condotto al Recif. La perdita da ambe le parti fu quasi uguale, e fu valutato a circa tremila il numero degli uccisi. 11 mattino seguente la flotta olandese era scomparsa, ed Oquendo proseguì il viaggio per proteggere e condurr« i gaiioni di Spagna. Il conte Raglinolo, che comandava i rinforzi per a Fernambuco, guadagnò il 20 settembre con undici caravelle la foce del Itio Sant’ Antonio Grande sulla spiaggia di Fernambuco, circa quaranta leghe al sud del-l1 acrampamento di Bom Jesus- L'altra caravella entrò nel Rio Fermoso, ed il so dieci caravelle approdarono al porto di Bahia Grande, trenta leghe lunge dallo stesso campo. La caravella comandata da Antonio de Figueredo, semiosi disgiunta dalle altre, fu spinta verso al nord, e si salvò guadagnando il fiume Pottengy. Furono sbarrati settecento uomini i quali, dopo una faticosa marcia, operarono la loro congiunzione con Matbias d' Albuquerqiie, avendone Oquendo trattenuto trecento a bordo della flotta. Si fecero poscia partire per a Lisbona le caravelle cariche di zucchero. i63i. Incendio della città (f Olinda. Assalto infruttuoso contro quella di Parahyba. 11 comandante olandese, temendo di non poter resistere a queste forze riunite, risolvette di concentrare le proprie al Recif, ed abbandonò quindi il a3 novembre e fece abbruciare la città d’Olinda, che racchiudeva allora duemilacinquecento abitanti. Avendo tosto dopo inteso che il rinforzo portoghese non era così considerabile come aveva creduto, volle assalire la città di Parahyba, ove comandava il capitani nior Antonio d’Albnquerque. Questa città, chiamata pur e Felip-pea ( 1583), comprendeva allora circa cinquecento abitanti. L’ingresso del Rio Parahyba era difeso dal forte CabedeUo eh’ avea una guernigione di sessanta nomini sotto gli ordini di Joam de Matos Cardoso, vecchio officiale di molta esperienza. Due compagnie di censessanta soldati giunsero per soccorrere la piazza, sotto il comando di Antonio Figueredo e Manuele Godino; ed in pari tempo il generale Mathias d’AI-buquerque vi fece marciare quattro compagnie rastigliane, comandate dal capitano don Jiiam de Xereda, e diieeento portoghesi col sergente maggiore Francesco Serrano.