DELL’ AMERICA 4*7 somma Ji ventottomila scudi. In quest’ assedio perdettero meglio di mille uomini uccisi e settecento rimasero feriti. 1 portoghesi noverarono un centinaio di morti e cenqua-ranta feriti. Le fortificazioni del campo furono rase al suolo e l’artiglieria trasportata al Recif. Avendo il generale olandese demolito l’accampamento, concentrò le sue forze all’intorno del forte di Nazareth; ed il generale Mathias d’Albuquerque trovò nuzzo d’introdurvi alcuni soccorsi col mezzo delle jangadas o zatte indiane, .che non potevano portare che mezza l'anega di riso (i). Nel 25 luglio un soccorso inviato dal conte Bagnuolo avvisò il generale essere giunte a Villa Formosa con alquante munizioni due caravelle comandate dai capitani Paolo de Parada e Sebastiano de Lucena, recando la nuova che l'arma,la, composta delle squadre di Castiglia e di Portogallo, la quale non avea potuto mettersi alla vela nel mese di marzo, non partirebbe che in maggio; essere perciò conveniente di ragunare tutte le forze alle Lagune, a fine di meglio comunicarsi e mettere in esecuzione gli ordini del re; non potere, dopo la perdita del campo, mantenersi più a lungo il forte del capo, e non esservi passaggio più comodo di quello delle Lagune. Tenne il generale uu consiglio di guerra clic si decise in favore di questo progetto, ed il forte di Nazareth si arrese il 2 luglio alle stesse condizioni eh’erano state concesse alle truppe del campo. Propose allora il generale di evacuare quella porzione del territorio di Pernambuco, e di proteggere la ritirata di tutti quelli che volessero emigrate. 11 numero degli abitanti montava a tremila, a quattromila quello degl’indiani; i soldati regolari erano soltanto duecento, e quelli d’imboscata noveravano un centinaio d’uomini ed alcuni indiani sotto il comando del loro capitano maggiore Antonio Filippo Camaram. 11 cammino da Villa Fermosa a Porto Calvo fu regolato nel modo seguente: sessanta indiani guidati dai capitani Antonio Cardozo e Giovanni d’ Almeyda aprivano la marcia per appianare la via; seguiva (i) La Junga o fanega contatile 53,332 litri.