3r>4 CRONOLOGIA STORICA olandesi die non ordivano ili tentare l’arrembaggio; ma l’Almiranin comandata dal capitano Fernando de Silva Miranda essendosi disimbarazzata, si ritrasse nella baia Fermoso, ove l’equipaggio sbarcato salvò una parte delle munizioni e delle provigioni e dieci pezzi di cannone. La Capitana sola continuò la pugna sino a notte, e si salvò nella stessa baia, ove Vasconccllos mise le truppe a terra. Nel 9.9 entrarono colà cinque navigli olandesi, tre de’quali portavano ciascheduno quaranta cannoni e gli altii due venti. Il capitano prese le armi per opporsi allo sbarco, ma il comandante olandese si contentò di mandare a picco l’Almiranta. Questa lotta gli costò cinquanta uomini uccisi ed ai portoghesi sette uccisi ed undici foriti. Quella costa era deserta, e l’aldcia la piò vicina era sotto la direzione del padre Manuele de Morales. Vasconccllos fece trasportare in una fabbrica di zucchero, eretta alla distanza di tre leghe nell’interno del paese, tutto ciò eh’ avea potuto salvare dei due navigli e delle tre caramelle, c temendo di spedire tutti quegli oggetti a Paraliv-ba, rimase per oltre un mese nella sua posizione per attendere le istruzioni del generale Mathias d’Albuquerque, il quale ordinò gli si spedissero per terra le munizioni e gli articoli più preziosi, e s’inviassero per mare sovra quattro barche, alcune tonnellate di vino, olio, farina e pesce salato, imbarcando il tutto al porto di (Junhau distante cinque leghe dalla fabbrica di zucchero. Mise Vasconccllos in ciascheduna barca dodici soldati sotto gli ordini d’un capitano, e dopo d’averli veduti a partire ritornò alla delta fabbrica di zucchero. Sventuratamente vennero loro incontro una pataca c quattro grandi barche olandesi portanti ciascuna due cannoni. Non potendo fuggire, i portoghesi abbruciarono tre delle loro barche; l’altra fu catturata e la bassa marca lasciò i portoghesi sulla barra esposti al fuoco degli olandesi. Vasconccllos, avvisato di quest’evento, si pose in cammino per recarsi a soccorrerli, ma giunto a tre quarti della distanza, airawicinarsi della notte, cedette al desiderio de’suoi oflìciali i quali, a cagione della spossatezza provata da’soldati clic non aveauo in tutto quel giorno mangia-