-238­ suo Capitano. Ha combatutto con tutta bravura l'Ill.mo Sig. Antonio Muazzo col suo Capitanio, come ha fatto l'Ill.mo Sig. Andrea Gritti pure col suo Capitani o , facendo il medesimo. l'Ill.mo Sig. Zorzi PolIani col suo Capitanio. Siccome ha fatto l'Ill.mo Sig. Giacomo Pollani col suo Capitanio. Il Vascello Madonna della Vigna ha fatto la parte sua, che non ha Gover­natore che certo hà scancellato gli errori passati in quest'oc­casione. Si .come hà fatto il Vascello Jupiter, ch'anco questo non ha Governatore il Capitanio si hà portato valorosissima­mente. Si come ha fatto il Capitano Scocese, che hà menato via anco la Galeazza. Dove tutti questi lll.mi Signori devono haver un gran me­rito coll'EE. VV., e tutti questi Capitani devono esser ricono­sciuti perchè lo meritano, perchè il tutto hanno rischiato per ben servire, et li già sottoscritti Capitani restati feriti, et anco moltissimi Vascelli rovinato alberi, e antenne, perchè il con­Bitto è stato terribile. In questa occasione ha giocato una mala fortuna l'Ill.mo Sig. Antonio Barbaro ch'era sopra il Vascello nominato Esperienza, il Capitanio di detto Vascello fù uno di quelli anco che causò alli Dardanelli ch'el Nemico fuggì per sua vigliacaria, che si levò del posto con tanta mortificazione di quello povero Signore, finalmente anco in questa occasione non solo non hà eseguito di seguitar la sua squadra conforme i miei ordini ma hà dato alle velle al Mare subito ch'io fui den­tro, et infamemente tirrò su Metelino, e non tornò fino la mat­tina con tanta passione dell'lll.mo Barbaro, che permetto al­rEE. VV., che mi fà peccato, perchè è puntualissimo certo à servir la Patria. Questo Capitanio merita un severissimo castigo, e tutti li Capitani gridano. Merito portarò all'Ecc.mo Sig. Capitano Gral. Il Capita­no Hardì francese col suo Pinco essendo dentro nel porto com­battendo per un poco, finalmente abbandonò il Vascello, e scapò, il qual Vascello la matina poi fù ricuperato dalla gente del Vascello Tre Re, si come hà fatto l'altro Capitano pure francese col suo Vascelletto, che hà due mila ducati al mese, ch'è scapato ancor questo, e abbandonato il Vascello che sendo cacciato dal vento in terra i Turchi la mattina lo abbrugiò; Dove Ecc.mi Signari forse il mio combattimento posso dire, che è stato con sole dieci à dodeci N avi contro sessanta velle