9/, CRONOLOGIA STORICA vigli; se ne fabbricano anche gomene (i), e dalla polpa del frutto si estrae un olio buono per la cucina e per abbruciare. Palma. Una specie di palma somministra la farina, chiamata farin/ia da guerra, farina di guerra. Un altro albero, nomato luriti, della provincia di Piauhy, porta un frutto della grossezza d’un ovo di pol- lo, e la di cui polpa somministra un liquore nutritivo ed aggradevole. Un albero singolarmente utile cresce nel paese irrigato dal Tiete. 11 frutto chiamato jataez è buono; la corteccia densa e compatta è impiegata per costruire canotti; il suo legno duro entra nella costruzione delle fabbriche di zucchero, e le radici somministrano una resina, di cui gl’indigeni fanno uso per l’illuminazione. Agave americana (agave vivipare, L.). Si fabbricano con essa le siepi; la sua midolla spugnosa ha la proprietà di bruciare lentamente senza estinguersi. I portoghesi se ne servono per costruire cordoni, cui i monaci di San Francesco chiamato cordoni di Gesù, e li portano in forma di cinture. I pescatori olandesi ne costruiscono i lacci e le reti. La china-china (cliinchona, L.) cresce in vicinanza alle sorgenti della Cayaba. La maggiore specie di bambù che cresce nel Brasile, chiamata taquarassu, s’innalza all’altezza di cinquanta in sessanta piedi. La canna ha la grossezza del braccio, e si adopera per estrarre l’acqua. Le grandi canne, della specie chiamata uba o canna brava, che crescono all’altezza di sei palmi, coprono la superficie e le sponde dei fiumi e ne impediscono il passaggio. Gli altri alberi ed arboscelli notevoli sono: i.° il cacsalpina (brasiliensis, L.), legno del Brasile; 2.0 il ceiba, 0 albero del cacio il cui frutto ha la grossezza e la forma delle zucche; 3.° il cactus, che copre le alte rupi; 4*° 1’®* rancio selvatico (laranja da terra), il fico selvatico, eh’è un albero colossale; 5.° il bombex pentandrium, Jaquin; 6.° il genipayer (genipa americana), il di cui succo è impiegato dagl’indigeni per tingere la pelle ; 7.0 il mangliero (1) Viaggio del principe Massimiliano.