CRONOLOGIA STORICA bondos. Questo corpo, diccv’ egli a quelli che lo tormentavano, non è mio: esso è composto della carne de’miei nemici, di quella de’genitori, de’ fratelli e de’figli di questo popolo; ed io godo clic torturino in questa guisa la foro carne ed il loro sangue (i). In generale, ciascun villaggio ha un capo a cui tutti obbediscono volontariamente, senz’ alcuna violenza. Alla sua morte gli succede il figlio. Il principal dovere di questo capo è di guidare i guerrieri e di dar loro consigli; non può però costringerli a far qualche cosa contra la loro volontà, e neppure punirli dei delitti che commettono. Gli abitanti de’campi degli Ouetacazesi (campos dos Ouclacazcs) hanno dimostralo una straordinaria bravura. Preferendo la morte alla schiavitù, non sono stati giammai vinti, nò dai loro nemici brasiliani, nè dagli europei. La conquista del governo di S. Vicente da parte de’ portoghesi è dovuta al celebre indiano Tebireza; quella di Bahia al famoso Tabira o Mano di Ferro. Per la bella difesa de’portoghesi, il grande Piragiba fu ricompensato coll’ordine di Gesù. La conquista e la pacificazione di Para e di Maranham furono opera del celebre Tomagia e d’ altri indiani che servirono nelle guerre de’ portoghesi contra gli olandesi. La ripresa di Pernambuco per parte de’portoghesi, fu dovuta in gran parte alle geste dell’ invincibile don Antonio Filippo Camaram. In queste occasioni i brasiliani hanno dimostrato una forza fisica ed un coraggio veramente sorprendenti (2); ed hanno dimostrato la falsità del (1) Caramuru, |)ag. 161-6. (a) Ensato economico, ecc., por (la Cunha de Azeredo Coutinho, cap. 5, § 6. Vasconcello», lib. I, mun. ioi-3. Berredo, Annaes históricos do Estado do Maranham, lib. VI, n. 563. Rocha Pitta, Amer. Por!., lib. V, num. 94 e g5. De I.ory, Historia navigationis in Brasiliam, ecc., cap. V. Ex adverso Brevium planiciem sumus conspicati, amplitudine triginta milia-rium : hanc incolunt Ouetacates homines adeo Jen\ ut neque pacem inter se colanf, et cum finitimis omnibus advenisque bellum gerani. Cum vero ab hostibus premuntur (a quibus tamen nunquam jugum excepere) mira pernicitate morti se eripiunt. Alcedo scrive Ouetacares.