DELL’ AMERICA 275 di varie merci per farvi commercio. Gli successe il di lui figlio Pedro Lope (i). Vasconcellos asserisce (2) che AfTonso de Sousa, dopo d’aver esaminato la costa verso il sud, sino al Rio della Piata, ritornò a 24o io1 di latitudine, ove fondò la città di San Vicente. Secondo altri autori, fondò il suo stabilimento nell’isola di Guaiba (chiamata così a cagione d’ un albero che vi cresceva), a 24o 3o'di latitudine, e cui un braccio di mare divide dal continente (3). La prima donna bianca che passò nella Nova Lusi-tania fu la moglie di Joan Gonzalvez (4). Nel 3 marzo 1533 Martim Alfonso accordò a Pedro Goes il permesso di esportare diecisette indiani schiavi senza pagare le gabelle instituite a San Vicente. Secondo Errerà fu colà stabilita nel 1527 una fattoria. 1531. Capitaneria di Paraiba o Parahyba 0 di San Thome. Pedro de Goes, fidalgo di gran merito, aveva accompagnato al Brasile Lopez de Sousa. Colpito dalla bellezza del paese, chiese ed ottenne una concessione di trenta leghe di costa partendo dalla capitaneria di Coutinho senza poter oltrepassare i bassi fondi di Pargos, in guisa che se quest’estensione non comprendesse le trenta leghe concedute, fosse obbligato di restringersi fra que’limiti. Sillàtta concessione era compresa tra la capitaneria di San Vicente e quella d’Espirito Santo. Equipaggiati da Goes alcuni navigli a proprie spese, ragunati i coloni e tutto ciò che poteva contribuire al buon successo della di lui intrapresa, sbarcò alla foce della Parahyba, ove forti Scossi e gettò le fondamenta d’una città. In capo a due anni trascorsi in pace coi goytacazesi, que- (1) /( ote ira geralj ecc., cap. 20. Em t/tie se declara cujo he a copi-fonia de S. Vicente, ecc. Memorias para a historia da capitanía de S. Vicente, lib. I. Tutti gli storici, dice quest* autore, sono d’accordo avere Martin) Af-fonso scoperta la costa meridionale del Brasile, ma differiscono fra loro sovra alcune circostanze. (a) Vasconcellos^ Chron.j lib. J, num. 63. (3) Veggasi pure Brito Freyre Guerra tìrazilica, lib. I, num. 47-