DEI RE DI INGHILTERRA 427 rato la guerra al re della Gran-Bretagna ed allo statolder delle Provincie-Unitc. Già questa potenza era stata indirettamente attaccata nel decreto che ordinava l’apertura dcl-1" Escaut; nel 25 gennaio, lord Anckland, ambasciatore estraordinario presso gli Stati-Generali, lpro rimise una memoria clic comprendeva le note cangiate tra M. di Cliauvelifi e lord Grenville, c che esprimeva la persuasione del re suo sovrano, per la buona disposizione in cui le loro alte potenze erano di concorrere a tutte le misure clic l’attuale crisi esigeva. Nel 28, egìi rimise una nuova memoria, per annunciare la maniera oon cui era stato licenziato M. di Chauvelin. Nel di 11, un messaggio del re informò le camere della dichiarazione di guerra della Francia, ed aggiunse che egli contava sulla loro assistenza per resistere a questo straordinario attacco, e non provocato. Questo messaggio fu preso •in considerazione l’indimani. Pitt, proponendo un indirizzo in risposta, intertenne la camera delle circostanze che dopo il licenziamento di Chauvelin aveano preceduto la dichiarazione di guerra, e passò in revista, per rifiutarli, i motivi allegati dalla convenzione in appjggio di tale misura. Fox non voleva che la cambra dichiarasse non avere i ministri colla loro condotta fornito alcun pretesto alla guerra e propose questo emendamento-: » Noi sosterremo, per quanto n starà in noi, gli sforzi clic deve face un bravo e leale posi polo per respingere gli attacchi contro al suo paese, ed in n generale tutte le misure che saranno necessarie per ricon-» durre la Francia ad acconsentire ad una pace fondata su » condizioni sicure ed onorcvofi ». L’emendamento fu rigettato a pieni voti. Tuttavia l’opposizione, malgrado la generale opinione che nel parlamento, come nel pubblico, si dichiarava per la guerra, non abbandonava i suoi sforzi onde prevenire un estremo da lei riguardato siccome un male più grave di quanti minacciavano la nazione. Nel 18 febbraio, Fox propose varie misure, l’oggetto delle quali era di dichiarare che la guerra contro la Francia, dietro i motivi addotti per giustificarla,non era compatibile nè con l’onore nè coll interesse dell'Inghilterra; che i ministri,-nell’ultima negoziazione col governo francese, non avevano impiegati i mezzi propri ad ottenere un accomodamento sui danni di cui la-