ag6 CRONOLOGIA STORICA II precedente ministero, che aveva avuta l’idea dell'imposizione, era naturalmente opposto alla sua revoca. Egli anzi la presentava siccome una misura pusillanime, che incoraggiava le colonie a resistere un’ altra volta all’autorità opinione. Coloro clic erano ci i della re- voca, si dividevano d’opinioni sul diritto di mettere imposte. Il minimo numero negava l’esistenza de! diritto nel senso assoluto, e sosteneva che nessuno individuo poteva soggiacere alle imposte se non se per se stesso o pei suoi rappresentanti. Pitt era uno dei più ardenti difensori di questa opinione. 11 massimo delle opinioni però era pel ministero, e citava molti fatti onde provare non aver mai un tale principio servito di regola ili Inghilterra; diceva che le colonie erano sempre state riguardate come soggette alle leggi emanate dal parlamento della Gran Bretagna, e che la protezione che esse ricevevano era un più che bastevol motivo perchè potesse egli esercitare il diritto d’imporne. Questa idea era sì conforme ai sentimenti della generalità della camera dei comuni, che posta a voti la questione del potere della legislatura della Gran*J5rctagna, passò senza opposizione. Un atto esteso dopo tale diqhiarazione condannava coi più forti termini la resistenza degli Americani al governo, e annullava tutte le deliberazioni delle assemblee coloniali come attentati contro l’autorità del parlamento. L’atto del bollo fu poscia rivocato da un bill, portato da duecento membri della camera dei comuni alla camera alta: non più crasene veduti tanti in slmile occasione. Il bill eccitò tempestosi dibattimenti nella camera dei pari, ma finalmente venne adottato, e nel dì i8 marzo ricevette la sanzione reale. Questo avvenimento causava indicibile gioia in tutte le città commerciali ed in America : parecchie provincie mandarono indirizzi di ringraziamento. La rivocazione dell’ imposta sul sidro, avvenuta nel-1’ 11 aprile, fu un altro sacrifizio fatto dal ministero per rendersi la nazione favorevole. Nel 6 giugno, una legge apriva alcuni porti franchi, sotto certe restrizioni, in varie parti delle Antille; altre leggi sopprimevano alcuni degli ostacoli ai quali era sottomesso il commercio delle colonie, mo- della metropoli. Tutto il di 1 di questa