CRONOLOGIA STORICA onori dell’apoteosi, ed il cui cadavere, accompagnalo dalla convenzione, venne deposto al Panteon. • LUIGI XVII (i) 1793. Nel gennaio, soppesi in Inghilterra del supplizio di Luigi XVI5 e nello stesso giorno il governo inglese fece significare al marchese di Chauvelin, ambasciatore di Francia, l’ordine di lasciar tosto l’Inghilterra. Il maggior dei fratelli di Luigi XVI, Monsicur, (poscia Luigi XVII), risiedeva allora ad Ilam in Westfalia. Ricevuta la spaventevole notizia della morte del suo augusto fratello, dichiarava, nel 28 gennaio, ai Francesi rifuggiti in ogni stato europeo, aver egli preso il titolo di reggente di Francia, titolo a lui conferito, durante la minorità di Luigi XVII suo nipote , dal diritto di nascita : ed eleggeva con lettere patenti, datate lo stesso giorno, il conte d Artois luogotenente generale del regno. Allorché il principe di Conde seppe essere caduta la testa del suo re sotto la mannaia della rivoluzione, fece celebrare a Villingen nella chiesa un uffizio pel riposo della di lui anima, ed egli stesso pronunciava la funebre orazione in lode del martire monarca. L’esercito, e tutti gli emigrati che assistettero a questi funerali, piangevano amaramente (1) Luigi XVII, figlio di Luigi XVI e di Maria-Antonietta-Giu-srppa-Giovanna di Lorena, arciduchessa d’Austria, nato a Versailles nel 27 marzo 1785, e battezzato Luigi Carlo, ebbe da primo il titolo di duca di Normandia, e più tardi, cioè nel 4 giugno 1789, (giorno in cui mori Luigi-Giuseppe-Saverio-Francesco, suo fratello primogenito) quello di delfino. Divenne re il di 21 gennaio 1793. Prigioniero nel Tempio con suo padre, egli ne avea ricevuti, nel 20, gli ultimi amplessi, le religiose intenzioni , e la raccomandazione di perdonare a coloro che lo faceano morire. Nel di 21 , all’ istante in cui Luigi XVI venne condotto al supplizio, la regina e tutta in pianto la sua famiglia aveano pregato gli officiali municipali permettesser loro di discendere e d’ abbracciare il re; e sul rifiuto da loro fattone, il delfino toglievasi dalle braccia della madre sua , e precipitatosi alle ginocchia delle guardie, giungendo le mani, esclamava: lasciatemi passare! ah, lasciatemi passare fio voglio parlare al popolo, supplicarlo di non far morire il padre mio. Le guardie duramente lo avevano respinto ! ( Mémoires historiqurs sut Louis Xl'II, par M. Eckard ; pag. 123.).