DEI RE DI INGHILTERRA 4it allontanar la tempesto con negoziati, abbandonava il Travalicare, e si ritirava in Seringapatnam, sua capitale. La nazione inglese aveva generalmente veduto con occhio favorevole gli sforzi dei Francesi per ottenere un governo rappresentativo ed una costituzione fondata sur una •libertà ragionevole, ma gli eccessi che accompagnarono i movimenti di cui la Francia fu agitata , ed il rovesciamento di parecchie antiche istituzioni, spaventarono la maggior parte degli Inglesi, e loro cagionarono non poco timore. Temevano non lo spirito d’innovazione si estendesse fino fra essi. D’ altra parte quelli che domandavano da lungo tempo riforme nelle leggi civili e religiose, la cui speranza era sempre stata decisa , si consolavano d’ un avvenimento che loro faceva intravvedere un più favorevole avvenire alle loro mire. Alcune società, che si erano stabilite per ottenere delle riforme, scrissero lettere di felicitazione alle persone che più aveano figurato negli avvenimenti di Parigi ; anzi e una di queste società indirizzò una lettera all’ assemblea nazionale di Francia. Finalmente si formò dei club in parecchie grandi città del regno, lo scopo dei quali era di favorire le riforme, che non si credeva poter ottenere dai rappresentanti della nazione. Fu in questa disposizione di spirito, che la seduta del parlamento si aperse nel 21 gennajo 1790. Un avvenimento, che felicemente non ebbe alcuna conseguenza, turbò un i-stante la marcia del corteggio reale. Un uomo gettò una pietra contro la vettura del monarca quando essa attraversava il parco S. Iames;fu arrestato ed esaminato tosto; era egli nominato Giovanni Fritli, luogotenente in un corpo del-1’ esercito. Si conobbe avere egli già scritto un libello contro il re, cui avea affisso quindici giorni prima nella corte del palazzo ; tradotto davanti la corte criminale nel 21 maggio, fu riguardato qual pazzo. Il re, nel suo discorso di apertura, avea deplorato i torbidi che agitavano parecchi paesi dell’ Europa , ed annunziato clic da tutte parti egli riceveva assicurazioni di pacifiche disposizioni a prò della Gran-Bretagna. La Francia non era stata nominata in questo discorso: lo fu però nella camera dei comuni: e nel 9 febbrajo , Fox, avendo citato con termini di approvazione la rivoluzione scoppiata