DEI RF. DI FRANCIA «9 benedice le bandiere dei dipartimenti ; il generale Lafajet-te viene poscia a’ piedi del re , e pronunzia in nome di tutte le guardie nazionali e di tutti i federati il giuramento, di cui era già stata regolata la formula; di poi l'assemblea nazionale , indi il re pronunziano il loro. Le acclamazioni di viva il re non cessano di eccheggiare da tutte parti; il Te Dcum dà termine alla ceremonia. Il re riprendeva il cammino del suo palazzo in mezzo ai più vivi applausi, e l’assemblea ritornava al luogo delle sue sedute, ove sepa-ravasi. 11 giorno dopo aprivasi la discussione per determinare l’impiego dell’ Orifiamma. Questa bandiera, rimessa dalla municipalità alla deputazione delle truppe di linea, era comparsa nella cerimonia della federazione: l’assemblea dichiara eh’essa sarà sospesa alle volte della sala. Ripreso poscia il corso dei lavori politici, fa alcuni regolamenti sulla mendicità; termina la civile costituzione del clero; sopprime le metropoli; non ammette che un vescovo per dipartimento , e ne attribuisce tutte le nominazioni alle assemblee elettorali; stabilisce il trattamento dei vescovi di trenta mila franchi, e quello dei parochi di mille e duecento il meno, e sei mila il più; sopprime i capitoli, le collegiate, le abbazie commendatarie, i priorati, e regola le indennità per quelli che perdevano tai benefizii. Nel 17 luglio il re passò in generale revista le guardie nazionali. La linea da esse formata si stendeva dalla estremità dei Campi-Elisi fino al ponte di Ncuilly. I deputati dell’ armata formavano la sinistra. Il re arrestavasi alcuni istanti a ciascun capo del corpo, e gli indirizzava le paorle più obbliganti. Questo giorno terminavasi con generali festeggiamenti , con balli e magnifiche illuminazioni ; tali feste ed allegrezze si prolungarono parecchi giorni. La società degli Amici dei Negri reclamava vivamente in favore dei Negri 1’ applicazione dei diritti del-1’ uomo e del cittadino ; ma avendo rappresentato i deputati delle colonie che succederebbero di grandi disgrazie ove i rigori del principio non cedessero agli interessi locali, l’assemblea decretò nel 2 agosto 1790 che le assemblee coloniali saranno organizzate per deliberare sulle par-