CRONOLOGIA STORICA
<T un voto di censura; ma finalmente egli cedette, benché con difficoltà, ai voti della cambia, e ritirò la sua proposta.
     Il dì seguente, 9 aprile, Fox apportava un messaggio del re annunziante: » che, afflitto di vedere il malcontento n e la gelosia regnare fra i leali suoi sudditi del regno di » Irlanda, su oggetti della maggiore importanza, egli rac-» comandava alla camera di prenderli in seria considerazione, » a fine di pervenire ad un accomodamento a pari soddi-» sfazione pei due regni». Altro simile messaggio fu indirizzato alla camera alta: indirizzi conformi al tenore dei messaggi furono unanimemente votati nelle due camere.
     il ministero voleva in affare sì delicato camminare d'accordo col parlamento d’Irlanda, « gli trasmetteva quindi un eguale messaggio per mezzo de^^cerè. Allora M. Grattan, membro della camera dei comuni, propose un indirizzo al re, nel quale, dopo un’ esplicita dichiarazione dei diritti dell’ Irlanda all’indipendenza, esponeva egli le cause del di lei malcontento, cioè 1’ atto del se9to anno del regno di Giorgio I, riportato di sopra; il potere attribuito al consiglio privato di annullare 0 di modificare i bill ; e la permanenza del bill di sedizione.
     In conformità ai principii di questo indirizzo, i segretarii di stato proposero in tutte e due le camere inglesi la rivocazione dell’atto di Giorgio I. La camera dei comuni si limitò sugli altri punti a questa risoluzione: » Eessenzial-» mente necessario al reciproco ben essere dei due paesi » una unione fra essi solida e durevole: quindi sarà pre-» gato il re di proporre le necessarie misure per ottenere »tale scopo». Queste.mozioni passarono senza difficoltà.
     II parlamento d’Irlanda istruito, nel 27 , dal duca di Portlmid delle derisioni prese dalla legislatura britannica, e dell’ intenzione dal re di dare il suo consenso agli altri bill conformi ai desidera degli Irlandesi, votò un secondo indirizzo al re,,esprimente la sua soddisfazione. Testimoniò in seguito la sua riconoscenza votando 100,000 lire per levare ventimila marinai irlandesi. Votò anco ?o,ooo lire per acquistare una proprietà territoriale a M. Grattan, come una testimonianza di gratitudine pegli inestimabili benefici da lui recati all’ Irlanda.
     Infrattanto che il ministero occupatasi ■ con sì buon