DEI Iii: DI FRANGIA (i'f fico IV, di venivano anni dell1 insurrezione. Molte voci gridarono: alla Bastiglia, e tutti a quella volta si dirigevano, ùnivansi agli abitanti del sobborgo di S.-Antonio, che, già armati di picche, circondavano le circostanze della cittadella. La guarnigione della Bastiglia era composta di ottanta invalidi e trenta guardie svizzere , e le sue provvigioni erano dodici sacchi di farina. Trenta c quaranta insorgenti pre-sentavansi, ed intimavano al governatore, Launay, di rendere le armi. Questi, fatto calare il primo ponte, li fé’ introdurre nella prima corte; ma siccome esitava a dare risposta, essi entravano in sospetto non volesse ingannarli, e, secondati da parecchi uomini del loro partito, i quali da una vicina muraglia eran discesi nel cortile, tentano dar la scalata. Launay ordina ai suoi di respingere questa aggressione; c molti ribelli mordoii la polvere. Ora le schioppettate udite da quei di fuori li mettono in fnrorc : gridano alla perfidia! al tradimento! e precipitandosi sulla piazza, tentano prenderla d’assalto: non riescivano; senonchè giunge una compagnia di guardie francesi, e prende l’impresa sopra di se. Il primo ponte viene calato, senza che si veda rompersene le catene, e la folla si precipita nel cortile. Il governatore, vedendo non poter resistere, si affretta a render la piazza, sotto condizione che sarà rispettata la vita di tutti, e le guardie francesi il promettono; ma la moltitudine, ad onta dei patti, sloga il suo furore contro due uffiziali della guarnigione, Becard e Asselin. Le guardie francesi riescono di salvare gli invalidi ed i svizzeri ; c per togliere ai furiosi Launay, lo arrestano, e si pongono in marcia per condurlo al palazzo della città; ma non appena fatti pochi passi, la moltitudine che li seguiva, loro il toglieva, e strascinatolo ad una lanterna lo appiccava. Becard e Asselin, che non ancora eran morti, vennero dati allo stesso supplizio. Il maggiore della guarnigione, Delosme-Salbray, malgrado la generosa difesa d’ un giovane che avcvagli delle obbligazioni, Venne pur messo a morte. Tagliavan la testa ai quattro male arrivati, e mettevanla in cima alle picche. Poclie ore dopo, un nuovo trofeo aggiungevano agli altri quattro: era la tèsta di Flecelles, prevosto dei mercanti. Erasi sparso remore che Launay aveva indosso una lettera scrittagli da questo Flécclles, colla quale lo stringeva a tener fermo, prò-