CRONOLOGIA STORICA La rottura della negoziazione colla Francia fu riguardata dal pubblico come un avvenimento disgraziato. I fondi provarono sul principio del 1797 un abbassamento considerabile,. La certezza della continuazione della guerra e dell’ aumento delle imposte cagionò una specie di generale abbattimento. Questa trista impressione si accrebbe allorché si seppe come la banca d'Inghilterra sospendeva i suoi pagamenti in denaro sonante. Essa avea fatte al governo sì vistose anticipazioni pel pagamento dei sussidii alle potenze straniere e per altri bisogni dello stato, che nel corso dei due anni precedenti i direttori aveano parecchie volte rappresentato al ministero l’impossibilità di soddisfare a tutte le sue domande. Il timore d’un’ invasione avea portato un gran numero di persone a presentarsi ai diversi banchi delle proviucie per ritirarne il loro denaro, ed a Londra per cangiare i loro biglietti in denaro. Le specie divenivano di giorno in giorno più rare. Finalmente nel 9 fehbrajo 1797 il governatore informò M. Pitt che se la-banca, nell’attuale suo stato, avesse soddisfatto-alla domanda d'una nuova anticipazione di 1,5oo,ooo lire in forma d’imprestilo per FIrlanda, vedreb-besi minacciata di rovina, ed i direttori sarebbero obbligati a chiuderla. Il consiglio privato mandò, nel ai», ai direttori della ' banca l’ordine di non effettuare alcun pagamento in denaro finché si potesse udire P opinione del parlamento su tale soggetto , e che si potesse adottare misure proprie al mantenimento dri mezzi di circolazione, ed al sostenimento de.l credito pubblico e commerciale del regno, in sì presente strettezza. Tale misura e le cause che avevanla provocata, essendo state annunziate il dì dopo alle camere da un messaggio del re, l’oggetto fu preso in considerazione nel dì 28; c nelle due camere l’opposizione si levò arditamente contro l’abuso di potere commesso, dal consiglio privato, assolvendo una compagnia commerciale dall’obbligo di pagare i suoi debiti. Si insistè sulla necessità d’ un esame per conoscere le cause di tanto disastro; però si finì eoli’ adotta-re le proposizioni dei ministri: primo,’di fare un indirizzo al re per ringraziarlo della sua comunicazione, assicuran-