DEI HE DI INGHILTERRA Su, simili associazioni si formavano pure in altre parti del continente. Il generale Gage pubblicò, nel 29 giugno, un proclama in cui erano dichiarate cotali misure illegali, ostili e sediziose , ma esso non servì che a dar vita ad una gran quantità di scritti clic lo combattevano. Infrattanto le colonie occupavansi d’un progetto ben più pericoloso per la metropoli: era un generale congresso, indicato a Filadelfia. Ogni giorno più ostile aspetto prendevano in Boston le cose. Le misure che il generai Gage prudentemente prendeva circa le sue truppe e le munizioni da guerra eccitavano grave fermento. Egli avea ricevuto da Londra la lista dei nuovi consiglieri nominati dal re, parecchi dei quali ricusarono tale dignità; e circa gli altri, per la massima parte, diedero la loro dimissione tostochè il popolo ebbe dichiarati gli accettanti nemici della patria e li ebbe minacciati della sua vendetta. Pello stesso motivo i pochi che pure avrebbero esercitate tali funzioni noi poterono. Tutto ornai annunziava l’anarchia, ma felicemente l’abitudine dell’ordine sotto uti ben regolato reggimento la prevenne. Il congresso, composto dei rappresentanti di dodici provincie, aprivasi a Filadelfia nel 5 settembre. In Inghilterra crasi sperato di ridurre a sommissione le colonie ponendo tra loro la divisione, ma avvenne il contrario: le prese misure le riunirono anzi, poiché loro fecero conoscere l’importanza che ne acquisterebbero. Il primo atto pubblico del congresso fu una risoluzione, datata il 17 settembre, che approvava la condotta degli abitanti del Massachusets, in-vitavali a perseverarvi, e dichiarava che, se si fosse usata la forza per costringerli ad obbedire agli ingiusti ordini del ministero inglese, l’America accorrerebbe in loro soccorso; però raccomandava loro di condursi pacificamente verso il generale Gage e le sue milizie, finché la propria lor sicurezza così operando non fosse compromessa. Scriveva al generale Gage, pregandolo di non continuare le fortificazioni cominciate sull’istmo di Boston, e lamentandosi delle ostili dimostrazioni di lui verso la colonia di cui era governatore. Emanava una dichiarazione dei diritti che le colonie inglesi dell’America settentrionale godevano per la posizione e costituzione loro egualmente che dei privilegi che ne risultavano: faceva l’enumerazione delle angherie a cui eran