DEI RE DI INGHILTERRA 421 In conseguenza dello stabilito piano, Al. Grey, meriibro «lei parlamento e della società, annunziò, nel 3x> aprile' 1792, alla camera dei comuni, che il suo disegno era di presentare irella sessione seguente una proposta conforme al voto della società, che era quello della maggioranza della nazione, e che Fox e Pitt avevano sostenuto nella maniera .meno equivoca. Il ministro si espresse con molto calore contro il progetto della società: » Non è quqsto il tempo, esclamava, di 73 discutere questioni che riguardano la pace e la sicurezza » della nazione e che pongono in pericolo la costitazione del •• regno. Io non sono nemico d’una riforma, ottenuta tran-» quillauiepte dal generale concorso; ma il momento non è » conveniente, anzi è- contrario a siffatto tentativo. Io ho pcn-» sato, è vero, sul finire della americana guerra, essere una n pronta riforma necessaria per pacificare i clamori e la » confusione che avea fatto nascere il timore d’un prossimo r> fallimento, e per unire il parlamento ed il popolo nei più » sinceri sforzi onde prevenire questa spaventevole calamità; n ma quale che essere potesse in altri tempi il mio pensiero » nel proporre piani di riforma, l’esperienza mi insegnò il » pericolo di cangiare la forma del governo». Egli finì dicendo che senza dubbio parecchi membri della società avea- 110 ottime mire, ma che altri, e non pochi, non la "riforma volevano, ma bensì la totale sovversione della costituzione. Egli dichiarò che si opporrebbe a progetti simili, anche a pericolo della sua vita, e clic rinunzierebbe a tutta speranza di riforma che lo- avea già lusingato, piuttosto che sottomettersi a quella che veniva proposta. La domanda di Grey, sostenuta dall’opposizione e combattuta con veemenza da Burke e da altri amici del ministero, fu dalla camera rigettata. Infrattanto la violenza dei varii partiti nel parlamento, e l’ardore .manifestato dagli amici dell’opposizione in ogni parte del regno, obbligarono i ministri a lare una aperta e forte dimostrazione, sì che riuscirono ad imporre silenzio agli opponenti. Erano apparsi moltissimi scritti che esprimevano non solo inimicizia pel ministero, ma ostili intenzioni eziandio contro il governo. Diveniva urgente il comprimere ogni tentativo fatto ad eccitare, con associazioni 0 scritti, il malcontento contro ciò che era sanzionato dalle forme costi-