ao4 CRONOLOGIA STORICA ti posti fuori di legge, i quali venissero trovati nei sobborghi, saranno dati in braccio della commissione militare. Parecchi giovani, vivamente desiderando di partecipare all’esecuzione del decreto che disarmava il'sobborgo di St. Antonio, aveano passata la notte del 3 al 4 pratile nei dintorni del castello delle Tuilcrie. e non appena apparsa l’aurora, marciavano contro quel sobborgo, non consultando che il proprio ardore e lo zelo, mentre erpno in pochissimo numero per dare esecuzione a sì considerabile disarmo; e pel iatto quegli abitanti li lasciarono penetrare avanti, e raccogliere in qualche casa fucili e picche, ma unitisi poscia li assalivano e li riducevano in disperata posizione. Però camminavano moderati: permettevan loro eli ritiraVsi. Verso le tre della sera, essi abitanti, assaliti a lor volta da un trentamila uomini .mandati dalla Convenzione, non fecero resi-< stenza , anzi cedevano tosto i cannoni e le armi, e la sommissione loro toglieva ai giacobini P ultima lor cittadella. Sei capi della sommossa, durata quattro giorni, cioè Remine, Bourboìtc, Duquesnoy, Gougeon, Duroi, Soubrany furono dati al braccio della commissione militare, la quale li condannava a morte nel dì 29 pratile (17 giugno). Questi supplizii e P arresto di alcuni deputati complici della ribellione furon le sole vendette che la Convenzione prendeva dal conquiso contrario partito. Fino dal 19 gennajo 1794? lo sfortunato Luigi XVII era stato liberato dall’orrendo Simone, ma la di lui sorte non avea per ciò migliorato. Lo aveano posto in maìio ai com-missarii della comutie, i quali continuavano a sopravvegliarlo nel modo il più crudele: lo relegavano nell’interno dell’abitazione del suo custode, ove non penetrava nè il sole nè Paria, ed ove non oggetto di divertimento,ma neppure sana e bastevole nutrizione gli veniva impartita. Così barbaro trattamento avea considerabilmente influito sul morale e sul fisico del reale fanciullo, sicché di allegro e vispo ch’egli era dapprima, ora cupo e melanconico divenne, e non più proferiva parola. Alcuni commissarii della Convenzione a lui mandati non poterono ottenere risposta. Egli era sì abituato a disprezzare ed odiare tutti quelli che il circondavano, e ne dava prova evidente col più ostinato silenzio. Qual cangiamento in sì interessante fanciullo ! le continuate barbarie di cui era