330 CRONOLOGIA storica Il conte di Beaulieu, persuaso, dietro le avutene informazioni, che 1 esercito francese passerebbe il Po a Valenza , dirigeva su questo punto tutte le sue forze. Infrattanto Buonaparte' ordinava a mille e cinquecento uomini di truppe leggiere ed a cinquemila granatieri di marciare diiilati sulla riva del Po in faccia a Piacenza. Non una batteria difendeva il passàggio di questo fiume ; solo due squadroni di ussari erano attirati verso la città dalle voci di questo movimento, a cui però non credevano. Tutto l’esercito francese passò il fiume nel 17 e iii fiorile (6 e 7 maggio), senza incontrare gli Austriaci; nè Buonaparte si accorse di loro se non quando si fu avvicinato all Adda. Succedeva un combattimento presso Fombio: i Francesi vincevano, ma perdevano uno dei più intrepidi luogotenenti dj Buonaparte, il generale Laharpe, ucciso nella notte dell'8 al t), difendendo la posizione di Codogno, cui il nemico tento invano di sorprendere, Beaulieu , ricevute agguerrite milizie dal Tirolo, e dal Milanese formidabile artiglieria, s’impadronì di.tutti i punti dell’Adda sino al suo confluente, e ne coprì di batterie kj rigide sponde.Nel 21 fiorile (io maggio) Buonajiarte marcio contro Lodi. La sua vanguardia s'impadronì al primo scontro dei posti che ne difendevano gli approcci. Gli Austriaci ripassarono l’Adda, e si ponevano in battaglia dietro trenta pezzi di cannone, onde difendere il ponte. L’esercito francese arrivava, formavasi in colonna serrata, e si presentava al ponte; gli Austriaci fecero un fuoco'terribile siche essa già lampeggiava, senonchè e tosto mettevansi alla sua testa i generali Berthier e Massena, ed il generai di brigata Lannes, ed essa seguivali rapidamente ; passava il ponte e s’impadroniva dell’ artiglieria nemicai I Francesi gettavano da per tutto lo spavento e la morte ; essi in un lampo disperdevano tutto un corpo dell’, esercito austriaco. Beau-Jieu fuggiva sotto i bastioni di Mantova. Fu conseguenza di questa gloriosa vittoria la possessione del Milanese. Ora i Francesi passavano 1’ Oglio ed il Mincio, c non vi trovavano die debole resistenza. In pochi giorni arrivavano trionfanti in Verona. Nel 21 fiorile (10 maggio 1796) il direttorio informava il consiglio dei cinquecento come una «uova cospirazione est-